VENEZIA – “L’allegrezza. E’ lo spirito che ha animato Lucio Dalla per tutto il tempo in cui ha partecipato a questo progetto del Pinocchio animato”. Lo assicura Marco Alemanno, l’amico e stretto collaboratore del cantautore scomparso improvvisamente a marzo scorso, che accompagna alla Mostra di Venezia, per l’apertura delle Giornate degli Autori, il film di animazione che Enzo D’Alò ha tratto dal romanzo di Collodi. Un’opera dalla gestazione lunghissima – oltre 10 anni, bloccata una prima volta dall’uscita del Pinocchio di Benigni -, per cui il regista si è affidato alla visione colorata e circense dell’illustratore Lorenzo Mattotti e, appunto, alle musiche di Lucio Dalla, a cui il film è dedicato con un grande grazie sui titoli di coda.
Per questa ennesima versione visiva della favola del burattino bugiardo, D’Alò ha scelto di rimanere fedele al testo scritto, mantenendo la presenza di tutti i personaggi e persino – caso unico – rispettando l’iconografia originale della Fata Turchina, descritta da Collodi come una bambina. Meno di un’ora e mezzo di racconto tradizionale e visionario allo stesso tempo, per questo Pinocchio cinematografico che arriverà nelle sale con Lucky Red probabilmente a dicembre. Un arco temporale limitato in cui trova spazio ogni elemento e ogni figura della favola, e dove tutto ruota attorno al rapporto tra Geppetto e il suo amato figlio di legno. “Avevo letto il libro da bambino e poi l’ho letto di nuovo da adulto – ha spiegato D’Alò – e questa è una storia per si potrebbe far durare anche 10 ore perché contiene tantissimi avvenimenti. Per fortuna è talmente ricco che lo si può interpretare assumendo diversi punti di vista: il ho scelto quello del rapporto tra padre e figlio, anche perché mentre lo preparavo ho perso mio papà. In questa versione della storia Pinocchio è il rimpianto, la memoria, il futuro”. Una visione supportata dalle immagini “metafisiche” di Mattotti, che si è ispirato alla pittura italiana del Beato Angelico ed è stato “felice di recuperare una memoria culturale e mescolarla, rinnovandola, con una inclinazione personale, senza stereotipi americani”.
Non solo i disegni, ma anche la musica, naturalmente, ha un ruolo fondamentale in questo Pinocchio, in cui addirittura “le canzoni sono arrivate prima degli storyboard e i disegni sono stati immaginati grazie alle note”, spiega D’Alò. L’autore delle musiche originali è, appunto, Lucio Dalla, che è anche autore di due canzoni della colonna sonora e doppia il personaggio del Pescatore verde: “Lucio ha sposato immediatamente il progetto – svela Alemanno – anche perché non gli stava bene questo strapotere del 3D e della computer grafica nei film di animazione. Quando ha visto i primi disegni di Mattotti è rimasto colpito dal loro segno semplice e misterioso. Le sue ispirazioni sono state Rossini e Nino Rota e ha affrontato questo film con un atteggiamento gioioso e libero, ha giocato con il progetto mentre cresceva ed era felice di raccontare un po’ anche il suo essere bambino. Si paragonava a Peter Pan ma anche a Pinocchio, per quanto era bugiardo”. In questo Pinocchio animato, poi, c’è una “coincidenza emotiva”: “La prima strofa della canzone dei titoli di coda l’ha registrata Lucio ripromettendosi di finirla una volta tornato dalla tourné. Solo che come sapete non è più tornato e sono stato io a completare e cantare il testo. Sono felicissimo che arrivi al pubblico questo ultimo, grande regalo di Lucio”. Da citare, infine, i doppiatori: Mino Caprio e il figlio Gabriele hanno prestato le loro voci rispettivamente a Geppetto e Pinocchio, mentre Rocco Papaleo ha fatto parlare Mangiafoco, Paolo Ruffini Lucignolo, Maurizio Micheli il gatto e Maricla Affatato la volpe.
L'artista Luca Musk e Franco Bellomo presentano il progetto espositivo dedicato al Maestro del Brivido. Una collezione di illustrazioni d'atmosfera che fanno rivivere i set di Argento e la loro magia
Il documentario d'esordio di Alessandra Stefani ci porta in un viaggio lungo i quattro continenti alla scoperta delle prospettive che ci offrono i più importanti architetti contemporanei per un mondo più sostenibile. In sala con Adler dal 27 al 29 settembre
La redazione va in vacanza per qualche giorno. Riprenderemo ad aggiornare a partire dal 2 gennaio. Auguriamo un felice 2018 a tutti i nostri lettori.
E' ancora Cattivissimo 3 a guidare il box office per il terzo weekend, con 2.471.040 euro. Al 2° posto, con 1 mln 919mila euro, sfiorando i 6 mln totali, il kolossal di Christopher Nolan Dunkirk