Pedro Almodóvar: sull’aereo più gay del mondo


Diciamo che Pedro Almodóvar si è preso una vacanza girando la sua personale versione dell’Aereo più pazzo del mondo. Una commedia “camp” che racconta tutto quello che capita sul volo 2549 in avaria, fino all’atterraggio di fortuna. Mentre in classe turistica tutti dormono, narcotizzati dalle hostess per evitare il panico, in first class si scatenano le confidenze e gli istinti sessuali. Complice un equipaggio quasi al 100% gay (o al limite bisessuale) e un gruppo di passeggeri sui generis: dal finanziere truffatore che vorrebbe recuperare il rapporto con la figlia all’attore donnaiolo, dalla veggente ancora vergine al killer di professione, dalla star del bondage che ha tra i suoi clienti anche il re alla coppietta in viaggio di nozze e propensa ai bagordi a base di alcol e droghe.

Già campione d’incassi in Spagna con 250mila spettatori in pochi giorni, in Italia Gli amanti passeggeri uscirà il 21 marzo con la Warner in 300 copie. Abbiamo incontrato Pedro Almodóvar accompagnato da tre dei suoi attori: Blanca Suarez, Carlos Areces e Miguel Angel Silvestre.

 

Ha chiamato anche Antonio Banderas e Penelope Cruz per una piccola apparizione autoironica all’inizio del film.
Antonio e Penelope mi riportano alle origini e volevo che fossero gli anfitrioni del film, che dessero il benvenuto agli spettatori, visto che questo film è un ritorno alle origini.

In effetti qui lei ha cambiato decisamente rotta. Come mai?

Quando passeggio per Madrid, che ormai è il mio unico sport, c’è sempre qualcuno che mi ferma per chiedermi quando tornerò a fare una commedia, come quelle che facevo negli anni ’80. Certo, non sono un distributore automatico di generi, ma stavolta avevo voglia anch’io di recuperare il tono dei miei primi film, da cui mi ero allontanato. Ma questo è anche un tributo a quel decennio in cui la Spagna ha vissuto una vera esplosione di democrazia.

 

Cosa rimpiange degli anni ’80?

Non sono un nostalgico, ma ricordo il senso di libertà di quel periodo e ne sento la mancanza, come tutti. Il sesso è una festa con cui celebriamo qualcosa che ci è stato dato dalla natura e che nessuno ci può togliere. Negli anni ’80 come ora. Solo che ora c’è la crisi.

 

La commedia serve anche a esorcizzare la crisi e prendere in giro certe situazioni di corruzione.

Oggi la situazione spagnola è la peggiore dall’avvento della democrazia. Si può uscire dalla crisi con l’amore? Non lo so, ma chi ama cerca di sostenere l’altro, di risolvere i suoi problemi e di mettersi nei suoi panni. Forse allora il governo spagnolo dovrebbe essere innamorato del suo popolo. Ma non è così. In un certo senso Gli amanti passeggeri è una metafora della situazione politica spagnola: un viaggio senza meta che finisce con un atterraggio d’emergenza. Nella commedia tutti si salvano, nella realtà non sappiamo dove atterreremo e neppure se chi comanda sarà in grado di pilotarci.

 

Vede analogie con la situazione italiana post elezioni?

Non mi arrischio a parlare della situazione italiana perché non vivo qui. Ma credo che da voi ci sia stata una reazione ai tagli e anche in Spagna queste leggi sono molto malviste. La cosa però che balza agli occhi in Italia è l’ingovernabilità. Anche in Spagna, se si andasse al voto, credo che avremmo un risultato simile, una frammentazione dell’elettorato, la scomparsa del bipartitismo e la protesta, però noi non abbiamo Beppe Grillo.

 

Perché ambientare questa storia su un aereo? E’ una parodia del genere catastrofico oppure si è ispirato ai tanti buffi fatti di cronaca che si leggono sui giornali a questo proposito o magari a qualche esperienza personale?

Non so cosa accade sugli aerei e non ho esperienza di situazioni estreme in volo. Tutto quello che volevo era riunire i miei personaggi in un luogo chiuso da cui non potessero uscire e metterli sotto pressione. Quando si deve lottare contro la paura o l’incertezza la parola è un ottimo strumento e questo serve a giustificare le loro telefonate e i loro monologhi. Poi volevo fare un po’ la parodia della tv, dove si sentono spesso le persone fare confessioni che non farebbero mai a casa propria, ma qui le confidenze servono a creare una relazione con altri esseri umani.

 

Però gli aerei, specie dopo l’11 settembre, sono spesso associati a situazioni di pericolo estremo.

È passato abbastanza dall’11 settembre per poter anche scherzare sull’argomento. I film catastrofici ci sono sempre stati, tipo Airport, come anche le parodie. Penso alla serie americana Pan Am, che non ho visto, ma che mi risulta essere una commedia. Poi c’è L’aereo più pazzo del mondo del 1980, che è molto comico. E poi c’è Flight, ma non ho visto neanche quello.

 

Comunque la paura della morte è presente in questo film, come in tutti i suoi film, anche se coniugata in forma di commedia.
La morte è una presenza costante nel mio cinema. Non sono credente né praticante – la fede è un dono che non ho – ma dalla morte di mia madre ci penso ogni giorno e non riesco né a comprenderla né ad accettarla.

 

Pur non essendo lei credente – anche se ha studiato dai salesiani – non possiamo non farle una domanda sul nuovo Papa, che in Argentina si è opposto fermamente ai matrimoni gay.

Prima di criticarlo lasciamogli fare qualcosa. Su di lui non posso dare giudizi perché non ho visto ieri sera il suo primo discorso e non posso valutare il livello della sua recitazione. Se mi devo basare sul suo passato, credo che sarà un papa conservatore e questa non è una buona notizia. Penso che la Chiesa dovrebbe avvicinarsi alla contemporaneità e, da non credente, ho persino l’audacia di dare due consigli. Primo che elevi le donne allo stesso livello degli uomini perché chi sceglie una carriera di sacrificio come quella religiosa dovrebbe poter amministrare la confessione che perdona i peccati e la comunione che consacra. In secondo luogo dico via il celibato. Sparirebbe una grande infamia della Chiesa, come sono gli abusi sessuali. Inoltre, se suore e preti conoscessero la sessualità, capirebbero meglio gli altri esseri umani e si normalizzerebbero tutti i rapporti. Bisogna permettere il matrimonio in tutte le combinazioni possibili, che poi in fondo sono solo tre. Tra uomo e donna, tra due donne e tra due uomini.

 

14 Marzo 2013

Interviste

Interviste

Trincia: “ognuno di noi ha sentito vicinanza con questo caso”

Dove nessuno guarda. Il caso Elisa Claps - La serie ripercorre in 4 episodi una delle più incredibili storie di cronaca italiane: il 13 e 14 novembre su Sky TG24, Sky Crime e Sky Documentaries.

Interviste

Luchetti: “ho voluto raccontare Carla anche come donna politica”

Codice Carla mostra come Carla Fracci (1936-2021) fosse molto più di una ballerina famosa.

Interviste

Marco Valerio Gallo: come ti disegno ‘Freaks Out’

Il disegnatore, illustratore e docente presso la Scuola Romana dei Fumetti ci racconta come ha lavorato sugli storyboard dell'ultimo successo di Gabriele Mainetti

Interviste

‘Summertime 2’, Parola agli autori: “L’amore estivo senza cinismo”

I registi Francesco Lagi e Marta Savina e l’headwriter Enrico Audenino parlano della seconda serie di Summertime (dal 3 giugno su Netflix) opera giovanile e dalle musiche onnipresenti. "La musica non solo accompagna, ma costituisce le fondamenta della storia stessa", dichiarano via Zoom i protagonisti


Ultimi aggiornamenti