Jafar Panahi è stato rilasciato dal carcere di Evin. L’annuncio arriva dalla moglie Tahereh Saidii su Instagram (la foto è quella da lei postata). La decisione è avvenuta dopo che il regista iraniano aveva intrapreso lo sciopero della fame per protestare contro la sua incarcerazione protratta oltre i termini della condanna e nonostante un decreto della Corte. L’autore di film come Taxi Teheran e Gli orsi non esistono è stato arrestato a luglio scorso per aver chiesto notizie del collega Mohammad Rasoulof, anch’egli in prigione per reati d’opinione. Molti gli attestati di solidarietà giunti da festival e istituzioni internazionali e dal mondo del cinema.
L’avvocato Saleh Nikbakht ha dichiarato: “Sono felice per il rilascio del mio assistito, ma devo dire che avrebbe dovuto essere liberato tre mesi orsono, quando è stata accolta la nostra eccezione alla decisione della Corte”.
Jafar Panahi è finalmente libero di viaggiare. Il divieto di viaggio del regista iraniano dissidente è stato improvvisamente revocato dopo 14 anni, consentendogli di lasciare l'Iran per una località sconosciuta insieme alla moglie Tahereh Saeedi
Dopo Jafar Panahi un altro regista dissidente iraniano ritrova la libertà. Si tratta di Mohammad Rasoulof - vincitore dell'Orso d'oro nel 2020 con Il male non esiste - arrestato lo scorso luglio per aver criticato il governo di Ebrahim Rais
"Con amore per l'Iran e la gente della mia terra", con queste parole il pluripremiato regista annuncia, tramite una lettera pubblicata su Instagram dalla moglie, uno sciopero della fame che terminerà solo al momento del suo rilascio
L’attrice iraniana sarebbe uscita di prigione dopo 19 giorni di reclusione e solo dopo il pagamento di una cifra davvero considerevole