Oliver Stone star di Ischia sulle tracce di Bin Laden


Quinta edizione di Ischia Global fest, dal 10 al 15 luglio 2007. Ovviamente, presentazione a Cannes: con Anna Falchi madrina d’eccezione. Ospiti di primissimo livello nel programma della manifestazione: Oliver Stone, per dire un nome. E Dario Argento, per dirne un altro. Stone e Argento riceveranno l’Ischia Legend Award, e parteciperanno a incontri, dibattiti, proiezioni. Ospiti dell’isola saranno anche Paul Haggis, il regista di Crash, sceneggiatore dell’ultimo  007 e del doppio film di Clint Eastwood su Iwo Jima; e ci sarà Alejandro Gonzales Inarritu, uno dei talenti più notevoli del cinema degli ultimi anni, con 21 grammi e Babel. Ci sarà anche lo sceneggiatore di Departed, William Monahan. 

Ovvio che il pezzo forte del parterre proposto dal festival sia la presenza di Oliver Stone. Tre Oscar vinti, una carriera da sceneggiatore prima e da regista sempre sorprendente poi; capolavori come The Doors, Salvador, JFK, Natural Born Killers. Si dichiara “buddista e anarchico”. E probabilmente a Ischia racconterà il suo nuovo progetto: Jawbreaker, un film su un agente della Cia in Afghanistan, sulla caccia a Osama Bin Laden. Ma osservata da un punto di vista che non sarà allineato alle posizioni del governo statunitense. Giorni fa, Stone è stato al centro delle polemiche per aver girato uno spot televisivo a favore del ritiro dell’esercito americano dall’Iraq, definendo “immorale” la presenza dei soldati americani.

 

Dario Argento non ha bisogno di presentazioni: proprio oggi è stata presentata a Cannes la riedizione restaurata di Suspiria a trent’anni dall’uscita: In autunno uscirà il suo nuovo film, La terza madre, di cui abbiamo visto oggi un teaser di un minuto circa. Protagonista, sua figlia Asia, con cui torna a lavorare dopo La sindrome di Stendhal e Il fantasma dell’opera. “No, non mi sembra cambiata Asia. Solo oggi mi aiuta molto di più per la regia: finalmente ho qualcuno a cui posso confidare i miei dubbi, e con cui posso parlare di soluzioni tecniche”, ha detto Argento.

Paul Haggis. Una vita nell’ombra, e poi la consacrazione a cinquant’anni. E adesso sta finendo di montare In the Valley of Elah con Charlize Theron, Tommy Lee Jones e Susan Sarandon. E’ diventato una specie di re Mida del cinema americano, ma è rimasto tranquillo: sa che il cinema dà esaltazioni e schiaffi, e non si lascia più ingannare. Tra gli eventi speciali ci sarà infine anche la proiezione del documentario di Al Gore sul riscaldamento globale del pianeta.

18 Maggio 2007

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