La banda di Non ci resta che il crimine riparte per uno dei suoi strampalati viaggi nel tempo. Dopo la trilogia al cinema e le incursioni nella Roma della banda della Magliana, nell’Italia fascista e negli anni ’70, arriva Non ci resta che il crimine – La serie: i tre inseparabili amici Moreno (Marco Giallini), Giuseppe (Gian Marco Tognazzi) Claudio (Giampaolo Morelli) torneranno al momento in cui finivano le vicende dell’ultimo film per intrufolarsi negli anni ’70. Questa volta, negli ambienti della sinistra giovanile e della destra eversiva.
Prodotta da Sky Studios e da Fulvio, Federica e Paola Lucisano per Italian International Film, con la regia di Massimiliano Bruno e Alessio Maria Federici, i sei episodi (due ogni venerdì) della nuova serie potranno essere seguiti su Sky e Now in streaming a partire dal 1 dicembre.
Perché ripartire proprio dagli anni ’70? “L’idea iniziale – ha spiegato il regista Massimiliano Bruno nella conferenza stampa di presentazione – è stata quella di raccontare i giorni in cui sono nato e in Messico si giocava il mondiale di Italia-Germania. Anche se poi la storia prende tutta un’altra piega e anche un’altra profondità”.
Questa volta il gruppo si trova impegnato su due diversi fronti. Da un lato, Giuseppe vuole tornare indietro nel tempo per cercare la propria madre. Dall’altro, si tratta di sventare quello che il regista definisce un “golpe grottesco, una sorta di farsa”, ovvero il golpe capeggiato da Valerio Giunio Borghese.
Tra i protagonisti della serie, ormai al quarto episodio insieme, si respira un grande affiatamento e la parola che più ricorre quando si è trattato di raccontare la vita sul set è stata “divertimento”. Gian Marco Tognazzi/Giuseppe l’ha descritta come quella di “un branco di pazzi che si divertono molto”. Il sempre simpatico Marco Giallini/Moreno gli ha fatto eco, ridendo: “Ci divertiamo tanto: Tognazzi e Morelli sono due loschi figuri ma veramente bravi”. “La serie – ha aggiunto Tognazzi – offre la possibilità di approfondire aspetti diversi dello stesso personaggio”. Il Claudio, interpretato da Morelli, è invece “spinto dalla solita ansia di affermarsi – ha annunciato l’attore napoletano – e proverà anche a cimentarsi con le sceneggiature. Gli capiterà anche di proporre quella di Et…”.
Rispetto agli episodi precedenti, la serie vedrà l’ingresso di un nuovo innesto, il ricco borghese progressista Duccio Casati, interpretato da Maurizio Lastrico – che lo descrive come “un essere umano molto accogliente, un sognatore, amante della cultura”.
Se per Nils Hartmann, senior vice president di Sky Studios in Italia, “questa serie si aggiunge alla linea di Sky più leggera, quella dei “Delitti del Bar Lume”, di “Call my agent” e di “Piedone”, che stiamo girando”, le produttrici Paola e Federica Lucisano hanno raccontato che, per ragioni produttive, abbiano visto la serie soprattutto con gli occhi dello spettatore, aggiungendo: “Quando uscivo dalla proiezione degli episodi eravamo sempre di buon umore”.
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