‘No Activity – Niente da segnalare’, la serie sul nulla in cui accade di tutto

I protagonisti di No Activity – Niente da segnalare sono sei e tutti un po’ matti. C’è un poliziotto senza speranze e uno un po’ troppo euforico. Quella ossessionata da tutto e l’ultima arrivata, e infine i “cattivi”, ancor più surreali per modi e vestiario, due disadattati in attesa di un carico da 500kg di Cocaina. Sostanzialmente una sitcom, giocata tutta sull’attesa e l’imprevisto, forte di un cast di comici e attori tra i più noti e apprezzati in Italia. Alla comedy prendono parte Luca Zingaretti, Alessandro Tiberi, Carla Signoris, Emanuela Fanelli, Rocco Papaleo, Fabio Balsamo e, in un inedito ruolo comico, anche Luca Zingaretti. “Non succede nulla, ma succede tutto”, ha dichiarato il regista di No Activity – Niente da segnalare, su Prime Video dal 18 gennaio.

I sei episodi prodotti da Amazon Studios e Groenlandia adattano l’omonimo format australiano creato da Jungle Entertainment, dove per l’appunto troviamo come protagonisti due criminali in attesa di un carico importante di droga, un Godot che non si mostra mai e lascia spazio all’opera creativa dell’attesa, capace di dar vita ai più inaspettati siparietti. Alle loro calcagna due poliziotti pronti a dare il via al blitz. “Siamo io e Tiberi due poliziotti sfigati dentro questa volante senza che si ci sia niente da fare. Cerchiamo di prenderci le misure, ma alla fine scopriamo di essere più fragili di quanto potessimo immaginare”. Così Luca Zingaretti parla del suo personaggio, l’agente tutto ironia che fa coppia con Alessandro Tiberi. Il “peperoncino” della vicina è invece Marcella Bella, musa inarrivabile per il divertito e divertente agente di Zingaretti. Perché oltre ai fantastici sei, responsabili del grosso delle risate, No Activity chiama a raccolta tanti altri attori e comici, che fanno capolino nella vicenda tenendone il ritmo. Nel cast, oltre agli attori già citati troviamo Maccio Capatonda (nei panni di Nanni ossessionato dai gabbiani), Tommaso Ragno, Davide Calgaro, Edoardo Ferrario, Sara Lazzaro, Lorella Cuccarini, Francesco Pannofino e Diego Abatantuono.

Per Valerio Vestoso, regista di No Activity, è “una serie non action dove non succede nulla”. L’obiettivo è “parlare della noia senza annoiare”, missione possibile solo grazie a una scrittura che muove le vicende sul posto. Alla sceneggiatura hanno collaborato Laura Grimaldi, Paolo Piccirillo, Stefano Di Santi e Pietro Seghetti. “Non abbiamo mai finito una scena senza ridere ci guardavamo negli occhi ridevamo”, ha raccontato Carla Signoris, in coppia con Emanuela Fanelli (l’ultima arrivata): il duo è dinamite. “Tra l’altro condividiamo un percorso non lineare, ma una cosa è certa – conclude – io sono molto vessatoria nei suoi confronti”. Esilaranti invece i cattivi della storia, talmente caricaturali da bucare lo schermo con un armamentario di assurdità che vanno dai nomi al vestiario. Rocco Papaleo è Toni “la leggenda della mala”, mentre Fabio Balsamo risponde al nome di Dario, “lo stagista del crimine”, giovane votato “alla mala” e fedele suddito di Toni.

Gli spazi minuti in cui i personaggi sono costretti, dal container a un’auto della polizia, sono palchi vuoti che si riempiono di parole, incontri e scoperte. Questi teatri, connessi alla macro vicenda ma anche forti di una certa autonomia, alternano toni e temi, affondando sempre nel comico ma risuonando genuini e vicini allo spettatore. Si parla tanto, e in quelle parole c’è da ridere e ritrovarsi, perché nella noia dell’attesa ci si rivela per chi si è veramente.