Un grande attore shakespeariano, ma anche il Conte di Grantham di Downton Abbey e il signor Brown dei film con protagonista l’orsetto Paddington: Hugh Bonneville è uno di quegli interpreti che davvero riflette l’essenza del mestiere che intraprende, perché possiede il talento della versatilità; gioca con la gamma degli stati d’animo tanto quanto con la modulazione dei timbri vocali e, con il suo volto comune e bonario, l’espressione muta con una plasticità irricorrente, probabilmente anche per questo è il narratore più eclettico che si potesse immaginare per raccontare la struttura proteiforme del mondo animale, presentata nella docu-serie naturalistica I segreti degli animali, in cui il trasformismo dell’attore si sposa perfettamente con la straordinarietà e la rarità degli esemplari protagonisti.
La docu-serie – 10 episodi – non è un classico documentario in cui l’etologia è il cuore del racconto: o meglio, sì, la materia che studia il comportamento animale è la colonna portante, ma la scelta di esemplari poco comuni per questo tipo di racconto, come il rapporto tra la tarantola e la rana reticolata, o il mutuo soccorso dei suricati o, ancora, l’imitazione del serpente da parte di gufi e bruchi, sono atteggiamenti decisamente quasi sconosciuti, dunque ammalianti e magnetici per chi guarda, sedotto dalle possibilità – misteriose ai più – degli animali di ricorrere a comportamenti che stupiscono, spaventano, divertono, e che certamente contribuiscono a restituire un’ennesima conferma dell’infinità del creato: la serie racconta e mostra 77 specie in 24 Paesi, filmate nell’arco di tre anni.
La personalità è un concetto proprio di ciascun episodio e molti animali sono stati filmati per la prima volta: la nascita, la maturazione, l’età adulta, dunque il ciclo vitale, sono i tempi cruciali di ciascun animale, quelli in cui s’impratichisce alla vita e in cui stabilisce e mette in pratica intelligenza e capacità di adattamento, all’ambiente e agli altri esseri animali, e viventi in genere; incantano, tra gli altri, il topo selvatico che costruisce una propria segnaletica o, addirittura, il ragno tessitore che s’ingegna nella costruzione di un fantoccio contro i possibili predatori.
Una lucertola e un pesce sfidano la gravità, così uno scimpanzé costruisce una canna da pesca, un polpo veste un’armatura e un orso assembla un materasso sull’albero; ancora, i corvi individuano nelle macchina uno strumento per spaccare le noci e le scimmie mettono le dita nel naso come gesto di consolidamento del rapporto; se nel Pacifico s’accende una sfida tra balene per l’accoppiamento, un orango diventa alunno di lotta e la lentezza della tartaruga si fa epica nell’impresa della migrazione.
I segreti degli animali tocca – di episodio in episodio – le tappe di formazione delle creature animali e il loro confronto con il mondo naturale, ma anche quello circostante nella sua completezza e complessità, così tra il lasciare la casa natale e il costruirsi una propria dimora, si definiscono l’arte dell’inganno e quella della seduzione, fino al tempo della vecchiaia.
La docu-serie è prodotta per Apple TV+ dalla Natural History Unit dei BBC Studios, con Matt Brandon (Planet Earth III – Le meraviglie della natura) come showrunner e Roger Webb (Mammals e Big Cats 24/7) come produttore esecutivo: disponibile sulla piattaforma dal 18 dicembre.
La nuova docuserie Sky Exclusive dal 20 gennaio su Sky Arte, in conduzione Carlo Lucarelli
Intervista ad Adriano Giannini, Valentina Bellè e Pierluigi Gigante protagonisti della serie diretta da Michele Alhaique
La serie di Steve Thompson uscirà su Apple TV+ il 22 gennaio. Nel cast anche Quintessa Swintell
Disponibile su Netflix dal 15 Gennaio la serie ispirata all'omonimo film diretto da Stefano Sollima