TAORMINA – “È una festa per un film che è stato festeggiato dal pubblico e dai critici. A parte il piacere di ricevere il premio dal sindacato è anche il piacere di riceverlo qui, dove abbiamo iniziato le riprese. È come chiudere un cerchio”. Sono queste le parole pronunciate in esclusiva a “CinecittàNews” da Roberto Andò poco prima della consegna al suo La stranezza del Nastro d’Argento al ‘Film dell’anno’ 2023, in chiusura della 69ma edizione del Taormina Film Festival. “Un successo del genere è imprevedibile, – continua il regista – lo si capisce dal tipo di calore che il pubblico ti restituisce. Puoi capire che stai facendo un film che ti piace, che ti eccita e che ti sembra riuscito. Ma non puoi avere nessun tipo di certezza”.
Sul palco del Teatro Antico sono poi saliti a ritirare il premio buona parte del cast tecnico e, soprattutto, gli attori protagonisti: Toni Servillo, Salvatore Ficarra, Valentino Picone e Giulia Andò, attrice figlia del regista, che per il suo ruolo si è guadagnata la prima candidatura ai David. “Ci siamo molto divertiti, sotto un certo punto di vista è anche più facile, perché ti conosce bene. – dichiara l’attrice in relazione al rapporto col padre – Quando mi chiede una cosa so esattamente cosa vuole. Sul set c’era una complicità tra tutti, è stato veramente un piacere. Ho imparato moltissimo da Servillo, Ficarra e Picone. È stato bellissimo vederli lavorare insieme, perché si aiutavano a vicenda, oltre che aiutare tutti noi”.
A Taormina, oltre alla consegna del Nastro d’Argento per il film più innovativo dell’anno scelto dal Direttivo Nazionale dei Giornalisti Cinematografici, si aggiungono due riconoscimenti al talento femminile con il ‘Premio Manfredi’ a Paola Minaccioni e il ‘Premio Nastri d’Argento/Pinko’ a Lucrezia Guidone.
“Apprezzo moltissimo il premio anche perché noi attori facciamo una vita abbastanza solitaria e quando il nostro sistema ti riconosce un premio vuol dire che stai facendo il tuo percorso. – rivela Paola Minaccioni – Per me Nino Manfredi è un modello di attore pazzesco. Un attore strutturato, che aveva il mestiere e l’artigianato e che però sapeva far sparire la sua arte davanti alla telecamera e a teatro. Aveva questa magia di sembrare sempre un tuo amico, o una persona che avevi conosciuto al bar. Era quella pasta d’attore a cui mi piacerebbe appartenere e questo premio mi fa capire che forse sono sulla buona strada”.
Dopo queste dichiarazioni, offerte durante un evento privato allo store Pinko di Taormina, l’attrice incrocia lo sguardo di Roberta Manfredi, che poche ore dopo le avrebbe consegnato il premio. Dopo un abbraccio e tanti sorrisi, la figlia del grande Nino rilascia parole al miele nei confronti di una commossa Minaccioni: “Paola sa fare tutto, sa passare dai ruoli drammatici a quelli di commedia. Lei ha un’anima, ha un’umanità. Ingredienti imprescindibili se vuoi parlare al pubblico. Mio padre ce li aveva e Paola ce li ha, sono felicissima di premiarla”.
Presente all’evento anche Laura Delli Colli, Presidente del Direttivo Nazionale Sngci: “La stranezza non poteva che essere qui perché ha saputo fondere la cultura, l’intrattenimento, le risate. Un nuovo modo di pensare e scrivere la commedia. Trovare questa storia, che ha delle radici in Pirandello, ma che poi ha unito Ficcara, Picone, Servillo, quindi alto e basso. Un film che ha riaperto il rapporto con le sale. Noi tra l’altro siamo sostenitori della campagna del Ministero della Cultura Cinema Revolution, quindi questo è anche un modo per spingere di nuovo il pubblico in sala”.
“Per chiudere questa carrellata di talenti, abbiamo voluto chiudere con il premio Nastri Pinko a Lucrezia Guidone. – conclude Delli Colli – Un premio che si inserisce nella logica di un brand privato che sostiene il talento delle donne. Un’idea che ci è piaciuta molto”.
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