Il regista ungherese Ferenc Kosa, premiato al Festival di Cannes del 1967 con il riconoscimento al miglior cineasta, è morto ieri a Budapest all’età di 81 anni. L’annuncio della scomparsa è stato dato dall’Accademia ungherese delle arti. Ha diretto tredici film tra il 1961 e il 1988. Dopo aver realizzato Studio quotidiano (1961) e Luce (1962), Kosa vinse il premio per la migliore regia al Festival di Cannes con il film drammatico Diecimila giorni (1967), incentrato sulla storia nazionale ungherese. Il film fu proibito in patria dal regime comunista per i suoi allusivi riferimenti alla rivolta antisovietica ungherese del 1956. Tra gli altri suoi lavori figurano Fuori del tempo (1973), Nevicata (1974), Ritratto di un campione (1977) – storia del campione olimpico Andras Balczo – Lo scontro (1980) e Guernica (1982).
Il cineasta ha raccontato il nazismo in film come La rosa bianca del 1982 e La ragazza terribile del 1990, nominato all'Oscar
Il cineasta francese stava lavorando a un film intitolato The Apprentice. Aveva 63 anni
La produttrice, sceneggiatrice, attrice, casting director e aiuto regista si è spenta a 93 anni, appena sette mesi dopo la morte dell'amato marito
Ex direttore dei festival di Salsomaggiore e Pesaro, nonché della Cineteca Nazionale, Aprà aveva 83 anni