Mercoledì 17 luglio, la rassegna stampa

Salvo Nastasi nuovo presidente della Fondazione Cinema, intervista al Sottosegretario Borgonzoni per i 150 anni di Marconi, Giovanni Storti e l'AI, l'ascesa di Glen Powell e il ricordo di Titanus


Ogni mattina CinecittàNews vi presenta un panorama delle notizie con cui i media seguono il mondo dell’audiovisivo.  

Salvo Nastasi nuovo presidente della Fondazione Cinema per Roma

Sui giornali di oggi centrale la notizia della nomina di Salvo Nastasi a presidente della Fondazione Cinema per Roma. Gloria Satta su Il Messaggero riporta anche il curriculum del nuovo presidente, che succede a Gianluca Farinelli. La nomina è stata ufficializzata dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e approvata dal Collegio dei Fondatori della Fondazione, composto da importanti figure istituzionali come Lorenzo Tagliavanti (Camera di Commercio di Roma) e Chiara Sbarigia (presidente di Cinecittà). In una dichiarazione, Nastasi ha affermato: “La Festa di Roma ha un’identità forte che esclude la competizione con la Mostra di Venezia”.

Lucia Borgonzoni: “Marconi genio italiano”

F.Moroni de Il resto del Carlino intervista Lucia Borgonzoni in occasione dell’evento per i 150 anni dalla nascita di Guglielmo Marconi, in programma questo sabato in Piazza Maggiore a Bologna. Il Sottosegretario alla Cultura riflette sull’importanza delle innovazioni di Marconi nel campo delle comunicazioni e del loro impatto globale. “Marconi è un genio italiano che ha rivoluzionato il mondo delle comunicazioni”, sottolinea Borgonzoni presentando il programma di sabato, che culminerà con la proiezione dei primi due episodi della serie tv dedicata allo scienziato. “Celebrare il suo anniversario significa riconoscere l’importanza della sua eredità e il continuo sviluppo delle tecnologie che ha avviato”.

Romana Maggiora Vergano tra i Gladiatori

Intervistata da Giulia Bianconi per Il Tempo, la giovane attrice di C’è ancora domani Romana Maggiora Vergano riflette sulla sua carriera e i progetti futuri, tra cui la serie internazionale girata a Cinecittà Those About To Die con Anthony Hopkins, e il film Il tempo che ci vuole di Francesca Comencini. Vergano condivide le sue emozioni riguardo al successo e alla pressione che ne deriva: “Mi spaventa di più dover dimostrare di essere sempre all’altezza. Cinque anni fa desideravo essere dove sono oggi” .

Giovanni Storti trainer AI

Franco Giubilei, La Stampa, parla con Giovanni Storti riguardo il cortometraggio 154, in concorso al Giffoni Film Festival e dedicato anche al tema dell’AI. Storti racconta i rapporti con i sodali Aldo BaglioGiacomo Poretti e i progetti che ancora li riguardano dopo tanti anni di carriera condivisa. L’attore esprime le sue preoccupazioni sull’intelligenza artificiale e il suo potenziale impatto: “È un campo molto vasto, l’idea è venuta ad Andrea Sbarbaro e Riccardo Copreni, due registi giovanissimi che hanno pensato a me per educare questa macchina che piano piano diventa molto umana. Una doppia faccia, un po’ come l’energia, di cui usiamo sia la parte distruttiva che le innovazioni scientifiche e in medicina”  .

Il mito di “Titanus” 

Alice Sforza su Il Giornale racconta la storia della casa di produzione Titanus, che ha segnato la storia del cinema italiano, lanciando attori come Totò e Sophia Loren. L’articolo celebra il contributo di Titanus all’industria cinematografica italiana, ricordando i grandi successi e le produzioni che hanno fatto la storia. Guido Lombardo, figlio del fondatore Goffredo Lombardo, ricorda: “Titanus ha costruito il nostro cinema con passione e dedizione, un’eredità che continua ancora oggi”.

Glen Powell come Cary Grant

Stefania Ulivi, Corriere della Sera, racconta l’ascesa dell’attore Glen Powell, paragonato al nuovo Cary Grant. Dopo vent’anni di gavetta, Powell ha ottenuto riconoscimenti grazie a film come Top Gun: Maverick e la recente pellicola Twisters. L’attore texano riflette sulla sua carriera e sul successo improvviso: “Ho bussato a tutte le porte, non avevo nulla da perdere. Ma in questi vent’anni ho imparato che non sempre dipende da te, la fortuna può fare la differenza. Quello che conta sono gli incontri”.

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