Meravigliosi Taviani

Paolo Taviani ha presentato agli esercenti riuniti a Mantova il promo di Maraviglioso Boccaccio, in cui un nutritissimo cast tutto italiano mette in scena cinque racconti del Decamerone


MANTOVA – E’ stato il filone storico in costume a tenere banco a Mantova. Il cartellone degli Incontri del cinema d’essai ha infatti offerto al pubblico di operatori l’anteprima di Goltzius and the Pelican Company di Peter Greenaway, storia di un incisore del ‘500, e la presentazione del promo di Maraviglioso Boccaccio il nuovo film dei fratelli Taviani liberamente ispirato a cinque novelle del poeta toscano. Nelle immagini prive di dialoghi ma accompagnate da un sottofondo musicale, si scorgono alcuni dei volti più famosi del cinema italiano, quelli di Kim Rossi Stuart, Riccardo Scamarcio, Kasia Smutniak, Paola Cortellesi, Carolina Crescentini, Flavio Parenti, Vittoria Puccini, Michele Riondino, Jasmine Trinca, Josafat Vagni, Eugenia Costantini, Rosabell Laurenti Sellers e Lello Arena. Un cast nutritissimo chiamato a impersonare 10 giovani, 7 donne e 3 uomini, che lasciano la Firenze appestata del 1300 e si rifugiano in una villa, dove a turno s’intratterranno narrandosi delle storie. A parlare del film agli esercenti è arrivata la coppia di interpreti Trinca-Scamarcio e uno dei registi, Paolo Taviani, stavolta senza il fratello Vittorio costretto a casa da una piccola indisposizione. “Non mi piace parlare dei film che non sono ancora finiti e questo è attualmente in moviola – ha detto il cineasta, parco di informazioni, come da tradizione – Quando stai montando sei sempre in balia di stati d’animo altalenanti: un giorno va benissimo, un altro tutto il contrario”.

Nelle intenzioni Maraviglioso Boccaccio è un modo per gli autori, anche realizzatori della sceneggiatura, di parlare della peste, intesa come “epidemia di disillusione”. “E’ una sfida ai colori cupi della peste – ieri come oggi la peste, in varie forme, è dappertutto – contrapporre i colori trasparenti dell’amore, dell’impegno, della fantasia. Poi c’è il caso, come sempre, ma questo renderà più appassionante il nostro racconto”. Un’idea nata anni fa, rimasta nel cassetto in attesa che i tempi fossero maturi. “Questo gruppo di giovani si rifugia in una casa in campagna e diventa una comunità con le proprie regole, cercando così di opporsi alla disperazione – ha precisato Taviani – E’ un’opera che parla soprattutto di passione amorosa”.

Motore del film è la comunità autogestita che oppone la forza dell’amore a tutto il resto: corruzione, morte, il sesso utilizzato solo come strumento per arrivare a qualcosa. Il racconto, insomma, di una rinascita che obbliga a rimettere se stessi e la natura al centro per provare a ripartire, a costruire un futuro nuovo.  Una grossa metafora che dietro all’ambientazione e all’epidemia parla in realtà della nostra epoca e delle sue disillusioni.

Girato la scorsa primavera in Toscana, Maraviglioso Boccaccio è prodotto da Cinemaundici e Stemal con Rai Cinema, in coproduzione con Bis Films (Francia), con il sostegno del MiBACT e il contributo di Eurimages.

09 Ottobre 2014

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