Riccardo va all’inferno, il musical dark e psichedelico della regista Roberta Torre, rivisitazione pop del “Riccardo III” di Shakespeare, sarà in sala con Medusa dal 30 novembre. In un Fantastico Regno alle porte di una città di nome Roma, vive in un decadente Castello la Nobile Famiglia Mancini, stirpe di alto lignaggio che gestisce un florido traffico di droga e di malaffare. Qui, Riccardo Mancini (Massimo Ranieri) è da sempre in lotta con i fratelli per la supremazia e il comando della famiglia, dominata dagli uomini ma retta nell’ombra dalla potente Regina Madre (Sonia Bergamasco), grande tessitrice di equilibri perversi: un tragico e oscuro incidente l’ha reso zoppo e storpio fin dalla tenera età, minando fortemente la sua salute mentale e obbligandolo a trascorrere anni in un ospedale psichiatrico. Tornato a casa, apparentemente guarito, Riccardo inizia a tramare nell’ombra per assicurarsi attivamente il possesso della corona, assassinando chiunque ostacoli la sua scalata al potere… Ma quando diventa Re, perde tutto… Riccardo va all’inferno e lo fa sorridendo.
Il film è interpretato, oltre che da Massimo Ranieri e Sonia Bergamasco, da Silvia Gallerano, Ivan Franek, Silvia Calderoni, Teodoro Giambanco, Michelangelo Dalisi, Antonella Lo Coco, Matilde Diana e Tommaso Ragno. È scritto da Roberta Torre e Valerio Bariletti, ha la fotografia di Matteo Cocco, il montaggio di Giogiò Franchini, le scene di Luca Servino, i costumi di Massimo Cantini Parrini, le coreografie di Francesca Romana Di Maio. Le musiche e le canzoni originali sono di Mauro Pagani. Il film è prodotto da Paolo Guerra per Agidi srl e Rosebud Entertainment Pictures.
Il bilancio delle presenze e degli incassi dell'edizione 2017 del Torino Film Festival è in linea con quello quell'anno scorso, a fronte della diminuzione del 20% dei film in programma e dell'abbassamento delle sale a disposizione da 11 a 8. Nell’edizione del 2017 si sono avute 63.000 presenze, 101.642 posti disponibili, 26.700 biglietti singoli venduti e 250.000 euro di incasso
Menzione speciale della Giuria e Premio Cipputi per il miglior film sul mondo del lavoro, a Lorello e Brunello di Jacopo Quadri, storia di due fratelli contadini che si occupano da sempre della fattoria di famiglia, lavorando tutto il giorno in armonia con la natura ma sotto la minaccia del mercato globale
Al TFF fuori concorso il documentario Pagine nascoste di Sabrina Varani, distribuito a primavera da Luce Cinecittà. Un viaggio nella composizione del nuovo romanzo di Francesca Melandri. Un viaggio alla scoperta di un padre, diverso da come si credeva. La scoperta inattesa di una memoria personale, che diventa memoria della nostra Storia. Del nostro presente
"La direzione del festival la considero un’esperienza molto positiva che sarei felice di continuare. Ma la decisione a questo punto spetta al Museo Nazionale del Cinema”, sottolinea Emanuela Martini nella conferenza di chiusura del festival che corrisponde alla scadenza del suo attuale mandato da direttore