‘Masquerade’, thriller in Costa Azzurra con Marine Vacth e Laura Morante

Quanto è difficile vivere nel lusso in Costa Azzurra. Lo è per Martha (Isabelle Adjani) bellissima attrice sul viale del tramonto, devastata dalla solitudine. Lo è per il suo “impiegato” Adrien (Pierre Niney), prestante ex ballerino che vive con lei per farla sentire ancora giovane a pagamento. Lo è per i tanti che cercano di salire ancora un po’ sui gradini della ricchezza ma devono guardarsi dai loro concorrenti: manipolatori, arrivisti e truffatori. Dopo Un amore sopra le righe, Belle Epoque e Agente speciale 117 al servizio della Repubblica – Allarme rosso in Africa nera, Nicolas Bedos riunisce in Masquerade – Ladri d’amore un cast scintillante che include anche Marine Vacth, François Cluzet, Laura Morante ed Emmanuelle Devos e ci porta a dare uno sguardo sul lato oscuro dietro la patina glamour dei viali punteggiati di palme. Perché, come diceva Somerset Maugham, “la Costa Azzurra è un posto soleggiato per gente ombrosa”.

Presentato fuori concorso a Cannes, Masquerade è un thriller immerso in atmosfere da Caccia al ladro, in cui il desiderio di riscatto muove, in un modo o nell’altro, tutti i personaggi, ma i sentimenti e le attrazioni confondono le acque. Al centro di questo campo magnetico c’è la giovane e irresistibile Margot (Marine Vacth, la fata turchina del Pinocchio di Garrone), che incontra Adrien e insieme a lui sogna una vita migliore (lei non “nasce” ricca) ed è pronta a prendersela senza troppi scrupoli. Dopo una scena iniziale in cui i due, felici nella stanza luminosa di un hotel con affaccio sul mare, subiscono l’irruzione di Simon (Cluzet) che spara a Margot, la vicenda viene ricostruita a ritroso a partire da un’aula di tribunale in cui si celebra il processo che darà il la, con le varie testimonianze, ai diversi flashback.

Nato da un libro dello stesso Bedos e da sue esperienze personali, Masquerade-Ladri d’amore – che sarà al cinema con Lucky Red il 21 dicembre – mescola tensione e commedia, alternando e mixando costantemente i toni. “Io stessa quando scrivo delle storie – dice Laura Morante – tra i vari linguaggi uso anche quello dell’umorismo. Ad esempio molti recensori del mio libro (Brividi immorali, La nave di testeo, NdR) hanno notato quanto fosse amara la mia visione della vita: forse è vero, ma sono anche racconti umoristici. Questa duplicità per me è abbastanza naturale. Per me non c’è contraddizione tra tragico e umoristico. A me la commedia cosiddetta leggera, che non mette in campo nessun sentimento reale e nessun dolore, non interessa molto”. Marine Vacth, che per aumentare il potere di seduzione della sua Margot finge di essere inglese e sfoggia un francese con un accento adorabile. “Pensavo che mi sarei sentita più in difficoltà rispetto a questo – spiega l’attrice – ma sul set ha funzionato tutto in modo molto fluido anche grazie all’interazione con un partner formidabile come François Cluzet. È stato divertente, alla fine cercare quell’accento”.

Laura Morante, che ha appena terminato le riprese dell’ultimo film di Roberto Faenza in cui interpreta Alda Merini, in questo periodo sta lavorando molto nelle serie tv: “Sono fortunata perché sono capitata con registi bravissimi, che peraltro vengono tutti dal cinema: ho fatto la serie con Muccino A casa tutti bene, la seconda stagione di Christian con Stefano Lodovichi, la serie Alphonse con Bedos, ma ormai soprattutto in Italia siamo obbligati a fare televisione, perché al cinema la gente non ci va. Io preferisco la sala cinematografica, per me il film va visto al cinema, ma bisogna anche accettare il fatto che i giovani ci vanno pochissimo. Per il resto, personalmente faccio quello che mi interessa di più nell’ambito di ciò che mi viene proposto e parallelamente, ormai da anni, cerco di fare cose mie: ho scritto un testo teatrale che ho recitato, ho scritto un libro, ho scritto delle sceneggiature che poi ho diretto al cinema. Cerco di proporre delle cose”.