Margherita Buy: Elsa e il mal di mare


M.BuyMargherita Buy a Taormina ha ricevuto il Nastro d’argento come migliore attrice dell’anno. L’hanno premiata per due film di un’annata eccezionale, Saturno contro di Ozpetek e Il caimano di Nanni Moretti. A quarantacinque anni, vive la stagione più felice. Madre appagata, attrice completa, capace di distillare i profumi della seduzione, ma anche di raccontare, con lo sguardo, con una piega della bocca, il dolore. Tra poco, il film che ha appena finito di girare, Elsa di Silvio Soldini, potrebbe essere selezionato per la Mostra del cinema di Venezia. Ma lei pratica ancora più di prima l’arte segreta della modestia. “Sono felicissima per il premio, anche perché a deciderlo sono i giornalisti di cinema, gente che se ne intende, e che non ti regala niente. Ma io continuo ad avere paura per il mio futuro. Il mio lavoro è, e resterà, un enorme punto interrogativo. Questa estate, per la prima volta dopo tanti anni, non ho un film nel quale recitare. E l’angoscia mi prende subito”.

Eppure, in questi ultimi anni, è proprio lei l’attrice italiana che ha lavorato di più. Manuale d’amore con Sergio Rubini come partner, I giorni dell’abbandono di Faenza, i film di Moretti, di Ozpetek, di Tornatore. E poco prima, Carlo Verdone in Ma che colpa abbiamo noi e Paolo Virzì, in Caterina va in città . “Eppure – dice – la paura che tutto finisca non mi abbandona mai. Un pensiero costante. Anche perché, da quando ho iniziato, mi hanno detto che il cinema italiano navigava in acque difficili. ‘E’ un brutto momento’, mi dicevano. E il ritornello non è mai cambiato! Alla fine, ho sempre navigato in acque instabili. E adesso, un po’, mi è passato il mal di mare!”.

Intanto, nel mare agitato del cinema italiano, ha trovato un altro equipaggio al quale unirsi. E’ quello del film di Silvio Soldini, il più delicato pittore di psicologie femminili del cinema italiano. “Abbiamo girato per due mesi, soprattutto a Genova. Nel film ci sono Antonio Albanese, Giuseppe Battiston, e Alba Rohrwacher che interpreta mia figlia. E’ la storia di una coppia: Antonio interpreta mio marito. Una famiglia tranquilla, benestante. Fino a quando lui, per ragioni di etica, di dirittura morale, perde il lavoro. Anche lei aveva lasciato il lavoro, per dedicarsi agli studi. Nell’emergenza, tocca a lei reagire, affrontare la realtà. Accetterà ogni tipo di lavoro, affrontando anche l’umiliazione. Perché c’è poco da scherzare, quando di lavoro non ce n’è”.

Poi, il progetto con la sua amica Laura Morante. Un film che Laura vuole fare da tempo: il suo esordio da regista. E aveva chiamato Margherita ad interpretarlo. “Per il momento, però, è fermo. Il film si Falsa pista, ed è bellissimo. Ma non è facile neppure per un’attrice brava e famosa come lei vedersi affidare la regia di un film”. E poi c’è il film più bello: la figlia Caterina, sei anni. Con la quale gioca, in un misto di rimproveri e manifestazioni di affetto. “Ferma! No, non puoi fare il bagno!”. Margherita spiega: “Come in tutto il resto della mia vita, anche nel mestiere di mamma sono un’indecisa. Credo di darle una varietà di segnali discordanti: un attimo sono severa, un attimo permissiva… Speriamo che ci capisca qualcosa lei!”.

25 Giugno 2007

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