Locarno 77, prime mondiali per Marco Tullio Giordana, Paolo Cognetti e Gianluca Jodice

L'Excellence Award Davide Campari a Mélanie Laurent & Guillaume Canet, interpreti del film del regista napoletano. Nel Concorso Internazionale: 'Luce' con Marianna Fontana. 'Une Femme Est Une Femme' di Godard - co-produzione del '61 tra Francia e il nostro Paese - per la prima volta proiettato dopo il restauro in 4k


“Locarno è anzitutto un’esperienza”, commenta Maya Hoffmann in apertura alla conferenza ufficiale di presentazione della 77ma edizione del Locarno Film Festival (7-17 agosto 2024); per la Presidente del LFF molto interessante è la sostanziosa partecipazione, “non solo di chi rappresenta l’industria del cinema, ma proprio del pubblico, per la vera diffusione del racconto cinematografico”.

Giona A.Nazzaro, direttore artistico, si dice: “orgoglioso che Locarno diventi per un periodo il centro del mondo. Non è solo un film festival: è un punto di vista sul mondo, con anche film indipendenti e veri artisti”. Nella presentazione del programma, commentando alcuni film, Nazzaro si sofferma anche su Sara Fgaier, che definisce “un nuovo nome, una nuova filmaker che convincerà molto”: suo il film Sulla Terra Leggeri, distribuito da Luce Cinecittà. 

Il programma dell’edizione 2024 apre con E.T. L’Extra–Terrestre  (1982), infatti il film di Spielberg, in qualità di titolo pre-festival, viene proiettato in Piazza Grande il 4 agosto, mentre la pre-apertura (6 agosto) è decisamente italiana, con Fiore Mio di Paolo Cognetti, co-produzione Italia-Belgio.

Il primo giorno ufficiale del LFF, il 7 agosto, l’appuntamento è con Histoire(S) Du Cinéma: Concerto di Apertura, seguito dalla visione di The Crowd di King Vidor (1928).

Si entra nel vivo con la sezione Piazza Grande, anima di Locarno, spazio con 8000 posti a sedere sotto le stelle, e uno degli schermi tra i più grandi al mondo: la selezione propone 15 titoli, tra cui Le Déluge di Gianluca Jodice, con Guillaume Canet, Mélanie Laurent, un’anteprima mondiale; come si tratta della prima assoluta per Rita di Paz Vega; e, ancora, c’è la riproposta di Une Femme Est Une Femme di Jean-Luc Godard, una co-produzione Francia-Italia: il film del ’61 viene proiettato per la prima volta dopo il restauro in 4k.

Passando al Concorso Internazionale, nella selezione dei 17 titoli complessivi, si fanno notare due opere nostrane: Luce di Silvia Luzi, Luca Bellino con protagonista Marianna Fontana; e l’annunciato Sulla Terra Leggeri di Sara Fgaier, opera prima, con Sara Serraiocco. Il progetto è stato sviluppato dal TORINOFILMLAB e anche finanziato con il TFL Production Award di € 40.000 . 

Concorrono come Cineasti del Presente tutte opere prime e seconde. Nel complesso sono 15 e spicca l’italiana Adele Tulli con Real, una co-produzione Italia-Francia che coinvolge anche Luce Cinecittà, inoltre distributore del film. Tra gli altri titoli, Hanami di Denise Fernandes, co-prodotto da Svizzera, Portogallo e Capo Verde; Les Enfants Rouges di Lotfi Achour, realizzato da Tunisia, Francia, Belgio e Polonia.

Il terreno di ricerca espressiva e poetica in formati innovativi è affidato alla sezione Pardi di Domani, in cui quest’anno non compaiono però opere italiane. La selezione presenta corti e mediometraggi in prima mondiale o internazionale, tracciando le vie inesplorate che il cinema del futuro potrebbe percorrere. La sezione si articola in tre concorsi: il Concorso Internazionale; il Concorso Nazionale, riservato alle produzioni elvetiche; e il Concorso Corti d’Autore, dedicato alle opere brevi di cineasti già affermati. Tra i titoli: 400 Cassettes di Thelyia Petraki (Grecia-Germania), Linnud Läinud (On Weary Wings Go By) di Anu-Laura Tuttelberg (Estonia, Lituania), Washhh di Mickey Lai (Malaysia, Irlanda), per il primo concorso. Tra le opere svizzere: Lux Carne di Gabriel Grosclaude e Tinderboys di Sarah Bucher, Carlos Tapia. Infine, tra i racconti più brevi: La Fille Qui Explose di Caroline Poggi, Jonathan Vinel (France), My Life Is Wind (A Letter) di Anahita Ghazvinizadeh (USA, Sweden).

Nella sezione non competitiva del Fuori Concorso, La vita accanto di Marco Tullio Giordana con Sonia Bergamasco, in anteprima mondiale a Locarno, occasione anche per la consegna del Premio alla Carriera al regista italiano; la co-produzione italo-francese La Prodigiosa Trasformazione Della Classe Operaia In Stranieri di Samir. Nel complesso si tratta di 11 titoli.

Pochi festival internazionali possono vantare rilevanza culturale pari a quella delle celebri retrospettive del Locarno Film Festival, che ormai da anni contribuiscono in modo determinante al dibattito mondiale sul cinema di ieri: 45 sono i titoli proposti per quest’anno, tra cui The Whole Town’s Talking di John Ford (1935), The Lady From Shanghai di Orson Welles (1947), The Big Heat di Fritz Lang (1953).

Open Doors, parte di Locarno Pro, è una sezione la cui missione consiste nel sostenere cineasti di comunità sottorappresentate di tutto il mondo, e di Paesi nei quali il cinema, in quanto forma di espressione, è a rischio: anche quest’anno il Festival propone 8 lungometraggi e 9 cortometraggi. Tra i primi: La Playa De Los Enchaquirados di Iván Mora Manzano (Ecuador, 2021) e Black Mother di Khalik Allah (Jamaica, USA, 2018). Tra i film brevi: De Reinas Y Otros Colores di Juan Herrera Zuluaga (Guatemala, 2021) e Twa Fèy (Three Leaves) di Eléonore Coyette, Sephora Monteau (Haiti, Belgium, 2021).

Ancora, c’è la selezione dedicata al pubblico dei più piccoli, Locarno Kids Screenings, che quest’anno, tra gli altri, va a proporre: I Fratelli Dinamite di Nino Pagot (Italia, 1949) e, tra i recentissimi, La Petite Et Le Vieux di Patrice Sauvé (Canada, 2024).

Ci sono poi le sezioni indipendenti, e la Semaine de la Critique presenta A Sisters’ Tale di Leila Amini (Switzerland, France, Iran, 2024), Dear Beautiful Beloved di Juri Rechinsky (Austria, 2024), Familiar Places di Mala Reinhardt (Germany, 2024), Formas De Atravesar Un Territorio di Gabriela Domínguez Ruvalcaba (Mexico, 2024), Jenseits Von Schuld di Katharina Köster, Katrin Nemec (Germany, 2024),  La Déposition di Claudia Marschal (France, 2024) e Wir Erben di Simon Baumann (Switzerland, 2024). Tra le selezione indipendenti, anche Panorama Suisse, che presenta film svizzeri che si sono distinti nell’ambito di festival o che hanno ottenuto il consenso del pubblico, così come film attualmente in uscita nelle sale del Paese.

I Premi Speciali sono assegnati a Mélanie Laurent & Guillaume Canet – Excellence Award Davide Campari, Stacey SherRaimondo Rezzonico Award, Irène JacobLeopard Club Award, Shah Rukh Khan – Pardo Alla Carriera Ascona-Locarno Turismo, Claude Barras – Locarno Kids Award La Mobiliare, Ben Burtt – Vision Award Ticinomoda, Jane Campion – Pardo D’onore Manor.

Mentre, tra i Premi Trasversali, Swatch First Feature Award (Premio per la Migliore Opera Prima), a un film presentato in prima mondiale o internazionale nelle diverse sezioni del Festival, escluse la Retrospettiva, Locarno Kids Scree- nings e le sezioni indipendenti: concorre Sulla Terra Leggeri di Sara Fgaier. E, ancora, per il premio Pardo Verde, assegnato a un lungometraggio che metta in luce tema-tiche legate al rapporto tra l’uomo e l’ecosistema di cui è parte, e che affronta argomenti come la sostenibilità, l’ecologia e le relazioni tra le specie: tra i titoli candidati Fiore Mio.

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