L’importanza di essere ‘Billy Elliot’

Tre lezioni che ci ha dato il cult di Stephen Daldry, uno dei 20 film da amare prima dei 20 anni


“Billy, sei un disonore per quei guantoni, per tuo padre e la tradizione di questa palestra”. Billy ha undici anni e per l’ennesima volta durante la lezione di pugilato è finito al tappeto contro un avversario davvero scarso. Il fatto è che lui è diverso da tutti gli altri.

Di cosa parla Billy Elliot

Nonostante il padre, un minatore inglese reso inflessibile da una vita dura e ingrigito dalla morte prematura della moglie, lo voglia tosto e virile come il fratello maggiore, ai pugni e al ring, a cui sembra essere destinato, il giovane Elliot preferisce le coreografie e le scarpette a punta.

Però è difficile ammetterlo anche con se stesso. Non vuole disonorare nessuno, non vuole deludere le ambizioni paterne, ma allo stesso tempo la sua inclinazione alla danza è un grido sempre più assordante, che non può restare inascoltato. Comincia così ad allenarsi in segreto, nel bagno di casa o nei vicoli di Durham, vivendo però un conflitto immenso, che lo spezza in due.

Sarà Miss Wilkinson, insegnante di danza dai modi spicci, a intuire in Billy un vero talento. Si schiera così al suo fianco, contro tutto e tutti (a eccezione della nonna del ragazzo), permet- tendogli di trasformare il sogno in realtà partecipando a un’audizione per la prestigiosa Royal Ballet School di Londra.

Il rito di passaggio

Billy Elliot scritto da Lee Hall e diretto da Stephen Daldry nel 2000, ispirato alla vera storia del ballerino Philip Mosley, è un film che si rivela estremamente adatto per un pubblico giovane per come riesce a raccontare una storia di sogni, speranze e ostacoli con cui molti giovani possono facilmente identificarsi utilizzando un tono asciutto e leggero che non diventa mai semplicistico o troppo edificante.

Billy è un adolescente che vive un momento cruciale della sua vita, durante il quale si trova a dover lottare contro i pregiudizi e le convenzioni sociali che lo circondano. In questo senso, il film rappresenta una sorta di “rito di passaggio” che molti adolescenti possono comprendere e condividere. La pressione di conformarsi alle aspettative degli altri, la sfida di trovare la propria strada e il desiderio di essere autentici sono sentimenti che fanno parte dell’esperienza adolescenziale, e Daldry con il suo film riesce a raccontarli con grande sensibilità e onestà.

Tre lezioni da portare casa

Seguire le proprie passioni, a dispetto delle aspettative altrui

La prima e forse la più importante perla da estrarre dalla storia è l’importanza di seguire il proprio progetto di felicità, anche quando sembra andare controcorrente rispetto alle aspettative degli altri. L’amore di Billy per la danza è un richiamo irresistibile e non può essere ignorato, e il film dimostra come la passione genuina possa diventare una forza motrice in grado di superare i pregiudizi e le barriere sociali.

La perseveranza porta al successo

La seconda lezione fondamentale di Billy Elliot riguarda la perseveranza. Il cammino di Billy verso il successo non è facile; è costellato di ostacoli, incomprensioni e momenti di dubbio. Tuttavia, il film dimostra che il successo non è mai immediato e che solo attraverso la costanza e il duro lavoro si possono ottenere risultati concreti. La storia di Billy ci ricorda che il talento è solo una parte dell’equazione: senza dedizione e impegno, anche il sogno più grande rischia di rimanere irrealizzato.

Per i giovani, questa lezione è particolarmente importante, poiché viviamo in una società che spesso enfatizza il successo immediato e la gratificazione istantanea. Billy ci insegna che il vero successo richiede tempo, sacrificio e determinazione.

L’importanza di essere autentici e di accettare gli altri per ciò che sono

Billy Elliot ci ricorda anche l’importanza di essere autentici e di accettare sé stessi e gli altri per ciò che sono. Il protagonista è un personaggio che, attraverso la danza, scopre la sua vera identità e il suo vero valore. Nonostante le pressioni e i giudizi che riceve, non cerca mai di cambiare per conformarsi alle aspettative degli altri. Questa integrità personale è un tema centrale del film e trasmette un messaggio potente ai giovani: non bisogna mai avere paura di essere sé stessi.

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28 Settembre 2024

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