Liliana Cavani contro la chiusura dell’Alcazar

Lettera aperta della regista: "L'Alcazar è vittima dell'inconsistenza della nostra politica riguardo il cinema. Ora abbiamo però un Ministro della Cultura che lavora bene. Proviamo a coinvolgerlo"


“Cara Georgette, non ci posso credere! Non posso credere che i milioni di persone che amano il cinema e le migliaia che ci lavorano possano accettare l’ennesima chiusura di una sala cinematografica a Roma. Ora tocca a l’Alcazar! La sala che tu hai fondato 27 anni fa per offrire una scelta di film libera e speciale, una scelta generosa e intelligente come quando si sceglie un regalo per amici carissimi”, così inizia la lettera aperta della regista Liliana Cavani, pubblicata dal ‘Corriere della Sera’ e indirizzata a Georgette Ranucci esercente della sala Alcazar di Roma, che chiuderà i battenti domenica 31 gennaio. “L’Alcazar è vittima dell’inconsistenza della nostra politica riguardo il cinema. Ora abbiamo però un Ministro della Cultura che sta lavorando bene. La questione del cinema Alcazar potrebbe diventare la trincea per fermare il declino delle sale. Proviamo a coinvolgerlo”. così la cineasta conclude il suo intervento. Leggi il testo integrale

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28 Gennaio 2016

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