Era l’aprile di un anno fa, 2023, quando Russell Crowe arrivava sul grande schermo nei panni di Padre Gabriele Amorth, profilo reale del famoso esorcista: il film era L’esorcista del Papa – realizzato con un budget di 18 milioni di dollari, e un incasso di oltre 77 milioni.
L’esperienza potrebbe non essersi esaurita con il film diretto da Julius Avery, e a confermarlo è proprio l’attore australiano, ospite di “The Six O’Clock Show” per un’intervista; Crowe ha spiegato i piani primari del franchise: “I produttori originariamente hanno dato il via non solo per un sequel, ma per due. Ma c’è stato un cambio di capi dello Studio al momento, quindi siamo in attesa; però, sicuramente andremo avanti. Abbiamo impostato quel personaggio in modo da poterlo raccontare in circostanze molto diverse”.
Con queste parole, Russell Crowe apre dunque la porta alla conferma che L’esorcista del Papa sia stato solo il primo di una serie di film, dunque l’apripista di una saga horror a tema demoniaco, probabilmente una trilogia.
Il materiale narrativo non manca, infatti, come ricorda Crowe: “l’uomo su cui è basato il mio personaggio, Gabriele Amorth, ha scritto 12 libri”.
Il film, debutto in lingua inglese di Ariel Escalante, basato su una sceneggiatura originale di Jay Holmes, è ambientato nel duro West americano di fine Ottocento
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