Si è tenuta oggi a Roma nella sede di rappresentanza della Regione Friuli Venezia Giulia la conferenza stampa di presentazione delle nuove iniziative in programma per celebrare il centenario della nascita di Lelio Luttazzi (la foto in alto è di Andrea Raffin): tra i presenti Rossana Luttazzi, presidente della Fondazione Lelio Luttazzi, Gianni Letta, presidente del Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Centenario della nascita del Maestro Lelio Luttazzi, Mario Anzil vicepresidente della Regione FVG con delega alla cultura, Giovanni D’Alò, direttore artistico della IUC Istituzione Universitaria dei Concerti – La Sapienza, i musicisti Marco Tiso, Remo Anzovino e Lorenzo Hengeller, il manager Toni Concina, il critico musicale, conduttore radiofonico e scrittore Dario Salvatori e il cultore di cinema Niccolò Bressan Degli Antoni.
Nel 2024 le celebrazioni del centenario, aperte lo scorso anno con numerose iniziative, si apriranno nel mese di maggio, con la rassegna intitolata Tributo al Maestro Lelio Luttazzi.
Direttore d’orchestra, pianista, presentatore televisivo, attore, regista, scrittore, Luttazzi ha attraversato la storia italiana passando con leggerezza da un secolo all’altro, osservando i cambiamenti del mondo e restando fedele a una visione della vita fatta d’intelligenza, impegno, professionalità, eleganza e gentilezza.
Tutte le manifestazioni dedicate al grande artista si devono al principale detentore della memoria e del patrimonio artistico del Maestro, la Fondazione che porta il suo nome.
il 9 Maggio a Trieste, al Teatro Verdi: nella prima parte Concerto con l’Orchestra sinfonica del Teatro Verdi, che eseguirà brani di Luttazzi e di autori da lui amati: Cole Porter, Jerome Kern…; nella seconda parte Danilo Rea (piano solo) in un Omaggio a Luttazzi;
il 19 Maggio a Roma, all’Auditorium Parco della Musica – Teatro Studio Borgna: la Swing Octet di Marco Tiso. Ospiti: Remo Anzovino, Antonio Di Bella, Toni Concina, Lorenzo Hengeller, Dario Salvatori, Savino Zaba. Conduce la serata Paolo Tagliaferri. Un Concerto insieme agli artisti e agli amici di una vita, con i quali Luttazzi ha condiviso, jam session, serate memorabili e ricordi…;
A seguire, l’omaggio sinfonico in tre città del Friuli Venezia Giulia:
il 25 Maggio a Pordenone, Auditorium Concordia
il 27 maggio a Gorizia, Teatro Verdi
il 28 maggio a Udine, Teatro Giovanni da Udine
Il 18 luglio a Trieste la Fondazione Lelio Luttazzi presenta un Concerto per la 18ma edizione del festival internazionale TriesteLovesJazz, al Giardino del Civico Museo Sartorio, con il Luttazzi legacy trio: Manuel Magrini al pianoforte, Massimo Moriconi al contrabbasso e Giovanni Colasanti alla batteria. Musiche di Lelio Luttazzi e arrangiamenti di Manuel Magrini;
A fine luglio, in collaborazione con la IUC Istituzione Universitaria dei Concerti, il vincitore del Premio Lelio Luttazzi 2023: il giovane autore pianista jazz Vittorio Esposito in concerto al Museo Orto botanico dell’Università di Roma La Sapienza, un luogo segreto e silenzioso a ridosso di Palazzo Corsini alla Lungara;
In autunno, infine, la Fondazione Lelio Luttazzi in collaborazione con il Centro Studi Musicali Stan Kenton, presenterà il terzo Concerto con l’Orchestra stabile dello Swing, formata dai migliori giovani talenti del jazz e diretta da Freddy Colt, a Sanremo, presso il Casinò Municipale – Teatro dell’Opera.
Nell’ambito delle iniziative in collaborazione con la Universal Music, è prevista poi la ristampa di un album ormai introvabile, che verrà rimasterizzato e stampato in formato vinile 180 grammi a tiratura limitata e numerata, appositamente per i collezionisti. Si tratta di 30 anni di Swing, inciso da Lelio Luttazzi nel 1961 per la Columbia, (riproposto poi nel 1974 dalla EMI Italiana) insieme a musicisti straordinari delle mitiche orchestre RAI: Franco Chiari, Libero Tosoni, Baldo Maestri, Piero Munari, Luigi Simeone e Bill Gilmore.
Quando si pensa al nome del Maestro Lelio Luttazzi, la mente e il ricordo vanno a celebri canzoni come Vecchia America, Canto anche se sono stonato, Il Giovanotto matto, Souvenir d’Italie, Una Zebra a Pois e programmi televisivi di culto, che l’hanno visto attivo protagonista negli anni, come Studio Uno al fianco di Mina, Giardino d’inverno con le gemelle Kessler e Teatro 10, per citarne solo alcuni. Non va dimenticato, tuttavia, anche il suo contributo alla settima arte.
L’iniziativa Il cinema di Lelio Luttazzi, promossa dall’omonima Fondazione in collaborazione con la Casa del Cinema nell’ambito delle iniziative della Festa del Cinema, nasce infatti con lo scopo di proseguire con le attività del 2023, con una rassegna composta da due nuovi appuntamenti.
Gli incontri, introdotti da storici e critici della musica e del cinema, avranno luogo nella cornice della Casa del Cinema di Roma il 28 e 29 ottobre 2024 e si concentreranno sull’analisi e il ricordo dell’attività di Luttazzi compositore, attore e regista.
Lunedì 28 ottobre, in occasione della prima serata, dalle ore 19 alle ore 20, il pubblico potrà assistere ad un concerto cinematografico, ovvero, una proiezione di un montaggio di spezzoni dei film musicati da Lelio Luttazzi, intermezzati da alcuni suoi brani eseguiti da un pianoforte verticale presente in sala. A seguire, verrà proiettato L’illazione (1972), pellicola rimasta inedita fino al 2011, anno della sua presentazione al Festival Internazionale del Film di Roma, da lui scritta, interpretata e diretta.
Martedì 29 ottobre, il pubblico potrà assistere ad un talk focalizzato sull’analisi e il racconto delle performances attoriali di Luttazzi, seguito dalla proiezione de L’ombrellone (1965) di Dino Risi, musicato e interpretato, tra gli altri, da Luttazzi. Pellicola ingiustamente snobbata dalla critica del suo tempo, capace invece di restituire il clima di profondo e radicale cambiamento vissuto dall’Italia durante il boom economico.
Infine, nel 2025, la Fondazione Lelio Luttazzi organizzerà altri eventi e iniziative speciali, coinvolgendo artisti, studiosi e appassionati per celebrare il suo contributo alla musica e allo spettacolo in Italia. Un altro anno dedicato a ricordare e valorizzare il suo eccezionale talento e la sua influenza duratura sulla cultura italiana.
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