Le zie Paola e Micaela e il 18enne liceale

All’origine il titolo era Principianti assoluti perché le 40enni amiche single inseparabili Lucia e Maria e il 18enne Luca sono degli immaturi che escono cambiati dopo il loro incontro casuale. Non potendo replicare il titolo del film musicale di Julien Temple, Absolute Beginners, il nuovo lavoro di Cristina Comencini, tratto dalla sua pièce “La scena”, è diventato Qualcosa di nuovo, commedia degli equivoci in sala il 13 ottobre distribuito da 01.
E qualcosa di nuovo alla fine accade alle esistenze così strutturate di Lucia/Paola Cortellesi e Maria/Micaela Ramazzotti una volta incontrato Luca/Eduardo Valdarnini, liceale a un passo dalla maturità che vive con la madre.

Lucia è una cantante jazz, gufa, nera e spadona come la definisce l’amica. “Una donna rigida, che ha chiuso le porte all’amore dopo alcune delusioni – dice la Cortellesi del suo personaggio – determinata e convinta di conoscere il genere maschile. E’ molto diversa da Maria a cui è legata da un’amicizia profonda e sincera, ma di cui è anche un po’ la guardiana. L’aiuta a volte ad uscire da situazioni complicate in cui si ritrova e perciò si sente una persona migliore”.
Maria è una mamma separata che lavora, che si divide tra tanti doveri e che nel fine settimana va a ballare e spesso rimorchia per una notte uomini improbabili. “Maria ha un battito molto accelerato, è sempre sopra le righe, s’inventa una vita dove arranca e inciampa – racconta la Ramazzotti del suo personaggio – Per fortuna ha un’amica del cuore saggia ed equilibrata con la quale confidarsi”.

Luca è l’imprevisto, il ragazzo semplice e spontaneo, arrivato per caso, che butta all’aria false certezze. “È un ragazzo a cavallo di un’età difficile e ne esce vincente con un po’ d’arroganza – dice Valdarnini del suo personaggio – Lucia e Maria gli offrono la possibilità di confrontarsi con la maturità attraverso un’educazione  sentimentale, ma al tempo stesso riesce a dar vita, senza volerlo, a un implicito manifesto di ‘mascolinità’ che loro credono perduto”.
La regista ha voluto che Luca avesse questa sensibilità nell’ascoltare le due donne, “non ha idee preconcette, vive in un universo giovanile ma è già uomo. Mi piace quando s’arrabbia e si assume la sua mascolinità, rischiando la violenza, che è parte del carattere maschile”.

Insomma l’incontro amoroso inaspettato con questo 18enne un po’ spavaldo e senza sfumature, diretto e sincero, mette le due donne nella condizione di rinunciare ad alcune pseudo certezze e di rimettersi in gioco e il giovane fa un po’ di chiarezza su quel che vuole.
“Queste due donne sbagliate, non virtuose, piene di difetti, sono commoventi – aggiunge la Ramazzotti – l’incontro con un uomo/ragazzo un po’ le fa uscire dal quel binario che percorrono da una vita. Accade qualcosa di nuovo nella loro crescita, grazie a uno scambio”.
“Qualcosa di nuovo non vuole essere un film sui rapporti delle donne più grandi con i ragazzi, loro non hanno cercato l’avventura con un ragazzo più giovane loro – avverte Cristina Comencini – si sono trovate davanti uno di un’altra generazione. Penso al film Harold e Maude, l’idea è che due generazioni diverse possono parlarsi più liberamente”.
E il finale come va letto? “Luca d’ora in poi sarà molto capace con le ragazze, Lucia e Maria molto aperte ad altri incontri”.