Le voci delle star al Museo di Torino

TORINO – Introvabili e famose. Le colonne sonore che hanno fatto sognare generazioni di spettatori, abbandonano l’analogico e diventano digitali. Consapevole del ruolo fondamentale che da sempre il suono ha giocato insieme all’immagine, il Museo del Cinema di Torino annuncia finalmente la fine del progetto Di.Do.S.

L’acronimo sta per Digitalizzazione dei documenti sonori e si riferisce all’operazione di recupero e riversamento su supporto digitale dello sterminato patrimonio di vinili raccolti dal museo a partire dalla sua fondazione. Un lavoro che permetterà al pubblico di avvicinarsi a materiale rimasto per molto tempo inutilizzato, utile agli studiosi di musica da film, agli storici e appassionati di musica e cinema. Tra i dischi digitalizzati non ci sono solo infatti semplici colonne sonore, bensì perfomance canore di attori e attrici celebri (Totò, Marlene Dietrich, Jeanne Moreau, Catherine Spaak, Jerry Lewis, Peter Sellers, Sofia Loren) e voci recitanti di grandi star (Orson Welles, Greta Garbo, Laurence Olivier, Eduardo De Filippo, Walter Chiari).

“Quest’operazione, di cui siamo molto fieri – ha affermato Alberto Barbera, direttore del Museo – è un esperimento pilota a livello nazionale, che nasce in collaborazione con il Punto Rec Studios e vede il supporto, oltre che delle aziende partner Hub e Zero DB, dell’Università degli Studi di Torino. Speriamo che possa essere presto preso ad esempio da altre realtà”. Sono 300 gli esemplari, che sotto il coordinamento di Silvio Alovisio e Donata Pesenti Campagnoni, sono stati restaurati e digitalizzati. Più di 3.000 invece i brani disponibili sul sito del Museo del Cinema, dove, nella nuova finestra Universo Musica, sarà possibile ascoltare brevi estratti dei singoli dischi. Chi abita a Torino o vi si dovesse recare per fare ricerca potrà invece direttamente rivolgersi alla Bibliomediateca di Via Matilde Serao 8, dove potrà accedere a tutta la selezione e ascoltare così integralmente ogni melodia. Novità in arrivo, probabilmente entro l’estate, è quella di una postazione collocata all’interno della Mole, accanto al Cabiria Caffè. Qui sarà allestita una vera e propria alcova per appassionati, dove un juke-box degli anni ’60 riadattato al digitale permetterà di collegarsi alla collezione virtuale.