Lala, in anteprima il racconto delle “generazioni invisibili”

Presentato ieri sera in anteprima alla 41esima edizione del Bellaria Film Festival, dove è anche in concorso nella sezione Gabbiano, Lala di Ludovica Fales è la storia di tre giovani ragazze nate in Italia da genitori immigrati. Simbolo di una generazione invisibile, Lala, Samanta e Zaga intraprendono un viaggio alla ricerca dell’identità negata loro dall’intricato reticolo burocratico italiano. 

Lala è una co-prduzione Transmedia e Staragara e si propone come film-progetto che rielabora attraverso la messa in scena l’urgenza di una riflessione collettiva, che aiuti i giovani immigrati di seconda generazione a ritrovare, in un riconoscimento d’esistenza pratico e immediato, la sintesi delle loro provenienze. Grigie le zone popolate dalle leggi che normano l’ottenimento della cittadinanza, immensi draghi in difesa del tesoro bramato da queste protagoniste, personaggi di finzione intessute della realtà delle storie a cui si ispirano. Una delle tre, Zaga, è proprio la ragazza la cui condizione ha ispirato l’opera di Fales. Un gioco di richiami alla realtà che sottolinea l’urgenza del tema e che ha permesso a Lala di essere più di una trascrizione indiretta, ma un portato di testimonianze ed esperienze personali.

“La difficile situazione degli adolescenti senza documenti”, racconta Ludovica Fales, “risuonava in me come un campanello d’allarme proveniente dall’abisso della storia, della mia storia. Questa storia doveva essere raccontata, con tutte le sue complessità e all’interno di una dimensione collettiva che includesse l’auto- narrazione da diverse prospettive”. Lala lavora su un improrogabile occorrenza giuridica, una necessità pratica, ma richiama condizioni intessute da sempre nelle sofferenze umane di ogni tempo. “La nostra storia comune”, la definisce Fales, che ha voluto lavorare in uno spazio tra la collettività e la protagonista, anche grazie all’aiuto di un cast di non attori. 

Il processo di costruzione del film è perciò parte del racconto; un controcampo del tema e occasione d’incontro tra la comunità coinvolta e le storie messe al centro. “Nell’ambito della preparazione del film”, sottolinea la regista, “abbiamo organizzato una serie di workshop partecipativi di casting e formazione per adolescenti e adulti italiani, rifugiati e rom, che hanno fornito ai partecipanti e a noi alcuni strumenti per riflettere sul contesto, la profonda realtà della storia e della comunità. Abbiamo sperimentato diversi metodi, dal forum di Augusto Boal, alla pedagogia degli oppressi di Paulo Freire e il Tanztheater.”

Lala arriverà nei cinema nell’autunno del 2023.