Ogni decennio, a partire dagli anni ’50, ha i suoi film capaci di intercettare e raccontare i fermenti, le ansie e tutto il catologo dei sentimenti legati al crescere, al passaggio all’età adultà. Film che senza pretesa di raccontare tutti finiscono per essere universali. Gioventù bruciata, American Graffiti, La vita è un sogno sono tre esempi che hanno catturato questa specificità per gli adolescenti dell’epoca.
In ogni decennio, il genere si evolve, consentendo nuove prospettive e storie definite “coming of age”: gli anni ottanta sono stati segnati da storie spensierate ma anche venate di terrore metaforicamente incarnato in creature più o meno aliene, gli anni Novanta erano pieni di film sulle feste, mentre gli anni Duemila hanno subito l’influsso di successi come American Pie che hanno dato la stura a una gran quantità di commedie adolescenziali decisamente “spicy”.
Negli anni ‘10 del XXI secolo abbiamo vissuto l’inizio di un’età dell’oro per le storie di crescita, grazie alla nuova ondata di registi e autori diversi, pronti a tracciare traiettorie inedite. Film che si sono imposti al grande pubblico e alla critica. Candidati all’Oscar come Dope – Follie e ricatto, Moonlight, 17 anni e come uscirne vivi, Diario di una teenager, Chiamami col tuo nome, Mid90s, Piccole donne e molti altri.
Questi film hanno preso i tropi del genere “coming of age” e li hanno sovvertiti tanto da creare storie nuove e uniche. La punta di diamante di questa new wave del racconto di crescita è stato sicuramente Lady Bird del 2017, debutto alla regia di Greta Gerwig.
Il film racconta la storia di Christine “Lady Bird” McPherson all’ultimo anno di un liceo cattolico di Sacramento, in California all’inizio del nuovo millennio in un mondo post 11 settembre. Lady Bird (interpretata magnificamente da Saoirse Ronan) vive dalla parte sbagliata dei binari, anche letteralmente. La maggior parte dei suoi compagni di classe è benestante, mentre suo padre ha recentemente perso il lavoro e sua madre fa i doppi turni come infermiera. Suo fratello e la sua ragazza dormono sul divano del salotto dopo essersi laureati alla UC Berkeley, ma ora lavorano in un supermercato locale.
Sebbene Lady Bird sia una storia di formazione con elementi familiari come il ballo di fine anno e una prima esperienza sessuale deludente, in realtà è un film sulle aspirazioni adolescenziali. Gerwig detta i tempi comici della sua pellicola in maniera magistrale facendone uno dei coming of age più sinceri dei nostri tempi, e anche uno dei più divertenti. Affronta con arguzia le differenze di classi lasciando che i genitori di Christine parlino delle loro difficoltà economiche e di come far sopravvivere come famiglia.
La regista, cioè, dipinge Marion e Larry McPherson come individui complessi, non come padri e madri stereotipati presenti nella vita della nostra protagonista e mostra che non solo i genitori non comprendono appieno i loro figli, ma che anche viceversa ci sono parecchi problemi di intendimento.
Sceneggiatura perfetta e una “messa in schermo” che rispetta con grazia e talento le dinamiche di una scrittura sempre brillante, facendo di Lady Bird una delle esplorazioni più belle e realistiche del rapporto madre-figlia mai portate sullo schermo.
Greta Gerwig smalta i suoi film di un calore che è di pochi. Riesce a farci affezionare a tutti i suoi personaggi, grazie anche a un cast centrato in pieno: a cominciare da Ronan e impreziosito dal cameo di un giovanissimo, ma già carismatico, Timothée Chalamet.
L’importanza dell’identità e dell’autenticità
Lady Bird esplora il viaggio di Christine alla scoperta di sé stessa, l’importanza di essere autentici e fedeli a sé stessi, anche quando questo significa affrontare sfide o conflitti con le aspettative degli altri. La ricerca della propria identità è un punto centrale, e il film incoraggia i giovani a esplorare chi sono veramente senza paura del giudizio altrui.
Il valore delle relzioni familiari
Anche se possono esserci conflitti e incomprensioni, le relazioni familiari spesso sono le più durature e significative. Il film mostra come la comprensione e l’accettazione reciproca possano migliorare questi rapporti.
La resilienza e la crescita personale
Lady Bird affronta numerose difficoltà e delusioni durante il suo ultimo anno di liceo, dalla scuola ai rapporti interpersonali. si evince che le sfide e gli ostacoli fanno parte del percorso di crescita e che la resilienza è fondamentale per superare i momenti difficili. Il film sottolinea l’importanza di perseguire i propri sogni e ambizioni, nonostante le avversità, e di vedere gli insuccessi come opportunità di crescita personale.
Il film dell’enfant prodige del cinema canadese esplora la complessità dell’amore tra una madre e un figlio
Con un indimenticabile Macaulay Culkin, il cult diretto da Chris Columbus è il più natalizio dei nostri 20 film da amare prima dei 20 anni
Il cult del 1982 di Steven Spielberg racconta i legami più profondi e autentici attraverso l'amicizia tra un bambino e un piccolo extraterrestre
Diretto da Rob Reiner, il cult del 1986 è uno dei migliori film che racconta il passaggio dall'infanzia all'adolescenza