Harvey Weinstein è arrivato in tribunale a Manhattan per il secondo processo newyorchese in cui è imputato per reati di sesso: l’ex re di Hollywood è stato spinto in aula in sedia a rotelle e il procedimento nei suoi confronti dovrebbe prendere il via a breve. In aula sono anche il District Attorney Alvin Bragg e l’avvocato di Weinstein Arthur Aidala: i due si sono stretti la mano prima dei rispettivi opening statements. Weinstein, che normalmente è detenuto nel famigerato carcere di Rikers Island, ha ottenuto di essere trasferito in un ala supersorvegliata dell’ospedale Bellevue dopo aver dichiarato alla corte che altrimenti “avrebbe rischiato di morire”.
A giudicarlo sarà una giuria a prevalenza femminile: sette donne e cinque uomini, un’inversione rispetto al primo processo del 2020 quando l’ex produttore era stato condannato a 23 anni di carcere da sette uomini e cinque donne. I giurati stavolta provengono da una varietà di contesti professionali, tra cui una ricercatrice in fisica, una fotografa, una dietista, un ingegnere informatico presso una banca d’investimento, un direttore della sicurezza antincendio, un assistente sociale in pensione e altri con esperienze in settori come l’immobiliare, la produzione televisiva e la riscossione crediti. La prima condanna newyorchese di Weinstein era stata annullata l’anno scorso per vizio di forma. L’ex boss di Miramax deve scontare una seconda condanna a 16 anni per atti sessuali illegali emessa da un tribunale di Los Angeles.
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