L’intelligenza artificiale è il tema di Sottodiciotto

Il 22° Sottodiciotto Film Festival & Campus in programma a Torino dal 10 al 14 dicembre con oltre 60 titoli. Tra le novità il Premio Gianni Volpi riservato alle opere prime italiane


Il 22° Sottodiciotto Film Festival & Campus in programma a Torino dal 10 al 14 dicembre con un’edizione in presenza e con oltre 60 titoli, tra corti e lungometraggi, alla Multisala del Cinema Massimo, ha come tema portante l’intelligenza artificiale: dall’immaginario di tanti film che nel tempo si sono confrontati con umanoidi e macchine intelligenti fino alle trasformazioni che l’I.A. e le sue nuove applicazioni tecnologiche stanno determinando nella più recente produzione.

I giovanissimi, bambini e ragazzi, sono protagonisti della sezione di anteprime e inediti, che propone film selezionati tra la più recente produzione internazionale, in gran parte diretti da autori alla loro opera prima o seconda. Dall’anteprima nazionale che aprirà il Festival, Lucía, debutto nel lungometraggio dello spagnolo Juan Pato, presentato dallo stesso regista e dalla piccola protagonista, Gala Marqués, alla storia di coraggiosa amicizia infantile raccontata in Brother’s Keeper, del turco Ferit Karahan, al processo di integrazione visto con gli occhi di un ragazzino in Any Day Now, diretto dal finlandese-iraniano Hamy Ramezan. E ancora, Brotherhood, dell’italiano Francesco Montagner, sull’adolescenza vissuta in una realtà arcaica travolta dalla modernità; Gagarine, pluripremiato esordio alla regia dei francesi Fanny Liatard e Jérémy Trouilh; La ragazza ha volato, storia d’amore che diventa violenza diretta da Wilma Labate e interpretata dalla giovane stella in ascesa Alma Noce.

Nella retrospettiva “Ritorno al futuro” una selezione di film che esplorano gli immaginari meno scontati del confronto tra intelligenze organiche e meccaniche. Da L’uomo meccanico, diretto dal regista francese André Deed, noto da noi come Cretinetti, primo film di fantascienza/horror prodotto in Italia oggi ancora esistente, presentato al Festival con la sonorizzazione di Paolo Dellapiana e Giorgio Li Calzi, fino ai video degli antesignani Giovanotti Mondani Meccanici, storici esploratori negli anni ’80 del postmoderno, del cyberpunk e dell’internet culture; dalla prima icona di robot intelligente de Il pianeta proibito di Fred Wilcox alla fantascienza spirituale di Andrej Tarkovskij in Solaris, fino alle fantasmatiche proiezioni umane de L’invenzione di Morel di Emidio Greco; senza dimenticare i rapporti, intensi, tra animazione e I.A., che si ritrovano nella dimensione sospesa tra mondi reali e mondi virtuali di Summer Wars, di Mamoru Hosoda, o nel confronto tra il robottino intelligente e un’umanità molto poco intelligente del classico Pixar WALL•E.

Una ricchissima sezione dedicata ad animazione e intelligenza artificiale dà grande spazio al mondo degli anime giapponesi. A cominciare dallo storico Astro Boy, creato dal dio del manga Osamu Tezuka, per arrivare a Metropolis, di Rintaro, ispirato all’omonimo capolavoro di Fritz Lang, passando – con una maratona di una notte intera, conclusa all’alba da una colazione cyberpunk – per Ghost in The Shell, la saga cult fanta-poliziesca che ha ispirato Matrix.

Per i più piccoli, invece, una mini-maratona con Doraemon, il gatto-robot più celebre del mondo, con due film che lo vedono protagonista assieme al suo amico Nobita (Nobita e gli eroi dello spazio e Nobita la nascita del Giappone), inframmezzati da una merenda a base di dorayaki, il cibo preferito del micione blu.

Dedicata agli appassionati grandi e piccoli anche una selezione di cartoni di altissima qualità realizzati nell’Europa dell’Est e riuniti sotto il titolo “La nonna cibernetica” che affrontano con ironia il tema della fantascienza e delle macchine viventi.

Per il pubblico dei grandi, invece, due film d’autore, uno legato al tema del Festival e l’altro ispirato a una storia vera, i recentissimi Absolute Denial dell’inglese Ryan Braund e il superpremiato Flee del danese Jonas Poher Rasmussen.

Una nuova sezione dedicata alla realtà virtuale, “Presence. Esperienze immersive”, in cui cinema del futuro incontra i più recenti sviluppi dell’intelligenza artificiale. Film e creazioni artistiche interdisciplinari tra VR e performance live premiati nei più importanti festival internazionali e suddivisi in due sottosezioni: “The Empathy VR Machine” (al Museo Nazionale del Cinema), una rassegna di film di animazione in VR – interattivi o in 360° – in grado di indurre esperienze multisensoriali attraverso le quali lo spettatore diventa “presenza” ed entra in profonda empatia con le vite di altre persone, assumendone la prospettiva; due installazioni (allo StudiUmLab – Palazzo Nuovo, Università degli Studi di Torino) basate sulla Machine To Be Another, il sistema che offre all’utente l’esperienza immersiva di vedere e sentire se stesso nel corpo di un’altra persona: la Library of Ourselves, presentata al Festival in prima nazionale, archivio in progress di film VR a 360° accompagnati da una performance live che permettono allo spettatore-utente di calarsi nei panni del narratore e di sperimentare dal suo punto di vista quanto viene raccontato, e il Body Swap, lo scambio di corpo, che trova la sua applicazione più coinvolgente nel Gender Swap, quando un uomo e una donna sono protagonisti della performance.

La tradizionale sezione Wikicampus, organizzata in collaborazione con il Corso di laurea in DAMS dell’Università degli Studi di Torino, è interamente dedicata, in sintonia con il tema del Festival, a “Intelligenza artificiale e mondo digitale”. Cinque incontri e una tavola rotonda per esplorare, con studiosi, esperti, artisti, i rapporti dell’intelligenza artificiale con il cinema, con la pedagogia, con la letteratura e il fumetto, con la scrittura e le nuove frontiere della narrazione interattiva. Senza tralasciare le ripercussioni che lo sviluppo delle applicazioni dell’I.A. e delle nuove tecnologie digitale hanno, o potranno avere, sulla tutela dei dati, sulla privacy, sull’uso dei social network e su alcune fondamentali questioni etico-filosofiche.

Nelle sezioni competitive troviamo 5 opere prime selezionate da una giuria di critici cinematografici (Enrico Magrelli, Paolo Mereghetti, Cristiana Paternò) per il nuovo Premio Gianni Volpi, riservato al miglior esordio italiano dell’anno. Sono 10 i film finalisti nel Concorso nazionale Campus in corto, riservato ai film brevi realizzati dagli studenti di scuole pubbliche o private italiane post-diploma; 11 titoli in gara nel Concorso nazionale Sotto18 OFF, riservato ai cortometraggi realizzati autonomamente in ambito extrascolastico dagli under 18; 89 prodotti audiovisivi selezionati per le tre sezioni (dell’Infanzia e Primarie, Secondarie di I grado, Secondarie di II grado) del Concorso nazionale per le Scuole. L’accesso a tutte le proiezioni e agli eventi del Festival è gratuito.

www.sottodiciottofilmfestival.it  

06 Dicembre 2021

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