L’Associazione Piccolo Cinema America replica all’Anec Lazio

"Fra i tanti attacchi mai avremmo ritenuto di poterne ricevere da soggetti che dovrebbero condividere con noi l'amore per il cinema e la cultura, soprattutto il rilancio della sua fruizione collettiva


“Fra i tanti attacchi che avremmo mai pensato di poter ricevere per la nostra attività mai avremmo ritenuto di poterne ricevere da soggetti che dovrebbero condividere con noi l’amore per il cinema e la cultura e soprattutto il rilancio dell’importanza della sua fruizione collettiva”. Così rispondono gli ex occupanti del Cinema America, oggi facenti parte dell’Associazione Piccolo Cinema America, all’Anec. “Purtroppo – aggiungono – invece riceviamo un attacco da Giorgio Ferrero, parente di Massimo Ferrero che di recente ha chiuso a Trastevere ben due sale, il Roma e la Sala Troisi, nel primo caso con l’intento di realizzare un risto-cinema di lusso. La nostra iniziativa, come è stato subito compreso dalla parte più̀ sensibile del mondo del cinema (produttori, registi e attori) non si è mai posta in termini di concorrenza con le sale commerciali ma anzi ha tentato con la proprie iniziative di ricostruire il ruolo della sala cinematografica come luogo di aggregazione e fruizione collettiva.

Non possiamo  – prosegue la replica dell’Associazione Piccolo Cinema America – esimerci dall’affermare, come poi faremo, in mancanza di smentita, nelle opportune sedi giudiziarie quanto le dichiarazioni di Giorgio Ferrero siano non veritiere e diffamatorie nei nostri confronti”. L’associazione ricorda poi che “le iniziative nella nostra sede sono riservate agli associati e che l’attività pubblica di piazza San Cosimato è stata l’unica da noi realizzata, col patrocinio di Roma Capitale e col totale rispetto di ogni regola e norma e con la concessione gratuita da parte delle case distributrici dei film da noi proiettati, talvolta esprimendo la loro solidarietà̀ alla nostra vertenza. Case distributrici che al termine di ogni serata abbiamo pubblicamente ringraziato. Proprio l’Arena, che ha ricevuto un riconoscimento da parte del Presidente della Repubblica Napolitano, e ha visto partecipare durante le proiezioni il ministro Franceschini, ha avuto il sostegno di Maestri del cinema quali Francesco Rosi ed Ettore Scola oltre che del premio Oscar Gabriele Salvatores. Nella nostra nuova sede nessuna attività cinematografica è ancora mai stata organizzata”.

Insomma, spiega il leader degli ex occupanti Valerio Carocci, “c’è chi lavora per aprire le sale o per non farle chiudere e chi forse vuole solo preservare il proprio ruolo di potere nel mondo degli esercenti cinematografici. E allora siamo noi a volere chiedere ad Anec un incontro: per proporre il futuro che prevediamo per i mono-sala nel centro storico, partendo dall’America che vorremmo diventasse un spazio culturale aperto, partecipato e gratuito. Ci vedete come un pericolo, quando siamo i soli che stanno proponendo una soluzione alla chiusura ed alla demolizione delle sale: il vero problema del quale Anec si sarebbe dovuta occupare, ben prima di noi”.

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02 Ottobre 2014

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