Antonio Guerra ha appena 15 anni, ma una grandissima passione per la recitazione, che spera faccia parte della sua vita per sempre. Ora frequenta l’istituto professionale odontotecnico, il suo piano b, mentre continua a fare provini.
È uno dei due giovanissimi protagonisti, insieme a Dea Lanzaro, del nuovo film di Gabriele Salvatores, Napoli-New York, con Pierfrancesco Favino, attualmente nelle sale con 01 Distribution. Storia ambientata sulla fine degli anni Quaranta, tra le macerie di una Napoli piegata dalla miseria del secondo dopoguerra, in cui i piccoli Carmine e Celestina tentano di sopravvivere come possono, aiutandosi a vicenda.
Dal 5 dicembre vedremo al cinema il 15enne anche nel film Criature di Cécile Allegra, con Marco D’Amore e Marianna Fontana. Intanto, sogna di tornare a lavorare con Alessandro Siani, che lo aveva diretto in un piccolo ruolo nella commedia Chi ha incastrato Babbo Natale?.
Antonio, cosa ha significato per te lavorare con un regista così importante come Salvatores?
È stato fantastico, una delle mie esperienze più grandi della mia vita. Gabriele è stato come un fratello maggiore, non mi ha fatto sentire il peso del lavoro. Ci sono stati momenti più difficili. Abbiamo girato in estate indossando abiti di lana. Sto vivendo una fase dell’adolescenza in cui avrei voluto passare le vacanze uscendo con gli amici, invece ho lavorato ed è stato davvero bellissimo. Una cosa non è mai semplice, ma se la fai con passione diventa facilissima.
Carmine, che interpreti nel film, quanto ti somiglia?
Ha tanto di me, soprattutto la spontaneità. È un ragazzo che non sa perdere, non bisogna farlo arrabbiare. Lui vuole sempre aiutare tutti, così fa con Celestina, anche se ha poche cose anche lui.
Cosa hai pensato quando ti sei visto sul grande schermo?
È stata una grande emozione. ma ancora devo realizzare. So solo che il film è bellissimo, è difficile trovare ragazzi della mia età con tanta pazienza. Ci vuole tanta energia. ma per me questo non è un lavoro, solo un grande divertimento, che spero possa andare avanti per tutta la vita.
E i tuoi amici cosa dicono che fai l’attore?
Sono molto contenti per me. Ma anche loro devono realizzare. Per me è tutto nuovo, spero solo di vivermela al meglio e che le persone che mi vogliono bene mi sostengano sempre.
Quindi, il tuo futuro è fare l’attore?
Lo spero tanto. Nel frattempo proseguo con gli studi, il mio piano b.
Qual è stato il tuo primo ruolo?
Ho fatto una comparsa parlante nella commedia Chi ha incastrato Babbo Natale? di Alessandro Siani. Poi sono arrivati dei personaggi anche nella serie Mare fuori e Un posto al sole.
Presto ti vedremo in Criature. Lì chi interpreti?
Sono Ciro, un ragazzo molto spontaneo. Non ha genitori, solo il fratello più grande che fa cose sbagliate. Marco D’Amore interpreta il suo maestro, è come un padre per lui e lo sosterrà nel suo percorso di crescita.
Ti hai avuto un maestro così nella vita?
Giuseppe Mastrocinque della scuola di recitazione che frequento da cinque anni. Mi ha insegnato che bisogna rimanere sempre umili e anche se un giorno lavorerò con grandi attori e diventerò famoso devo rimanere me stesso, senza cambiare. Tutti dovremmo rimanere come siamo, sempre nella vita. non solo chi fa l’attore.
Con chi vorresti lavorare?
Siani è sempre stato un mito per me. È l’attore a cui mi ispiro. mi piace tantissimo e quando ho saputo che avrei fatto una piccola parte nel suo film, sono stato felicissimo. Spero che ricapiti di lavorare insieme. Sono un grande fan anche di Brad Pitt e Leonardo DiCaprio.
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