“C’è una forte preoccupazione per come si sta muovendo la Regione Lombardia, a livello generale con la cultura ma soprattutto rispetto al cinema è quasi inesistente”, mentre per quanto riguarda il rapporto con il Ministero per i beni e le attività culturali “ci sono voci di interventi dal punto vista del cinema molto insufficienti”.
Lo ha affermato Lionello Cerri, fondatore e amministratore delegato di Anteo SpazioCinema, uno dei principali multisala di Milano, che riaprirà i suoi spazi all’aperto dal 16 giugno. “Ce la dovremo fare con le nostre gambe e i nostri mezzi”, ha spiegato Cerri durante la conferenza stampa di presentazione del palinsesto di riapertura delle 5 arene estive di AriAnteo. Cerri ha chiesto che “il cinema sia considerato di diritto all’interno del sistema culturale italiano, una cosa che in alcune nazioni è molto più evidente e valorizzata mentre in Italia si fa molto più fatica a comprenderla: si privilegiano i musei, i teatri, gli enti lirici, la letteratura, che sono tutte forme di cultura molto alta ma il cinema può contribuire al dibattito culturale del nostro Paese”
Il 2019 era stato un anno “molto buono” con un milione e 600mila spettatori, i primi due mesi del 2020 anche, e poi tutto si è fermato. Si riparte quindi da lì, dalla programmazione di febbraio. Anteo SpazioCinema riapre dal 16 giugno le sale all’aperto e riporta il cinema a Milano, Monza e Treviglio (Bergamo) dopo 4 mesi di chiusura forzata. Tre le arene nel capoluogo lombardo dato che, oltre alla collaborazione con il Comune per Palazzo Reale, novità di quest’edizione di AriAnteo è lo spazio messo a disposizione dalla Triennale, e la programmazione per ora arriva fino al 30 giugno e “per forza ripartirà da dove eravamo rimasti, dato che nuovi film in distribuzione al momento non ce ne sono”, come spiega Sergio Oliva, uno dei soci dell’Anteo nonché responsabile della programmazione.
Parasite, Joker e L’ufficiale e la spia, ma anche film che non sono potuti uscire in sala e sono stati visti solo su piattaforma, come Tornare di Cristina Comencini o Favolacce dei fratelli D’Innocenzo. Il tutto agli stessi prezzi dell’anno scorso ma ovviamente con nuove modalità, dalle mascherine alla misurazione della temperatura.
E Lionello Cerri si commuove mentre ringrazia le persone che lavorano con lui, perché dopo 4 mesi di stop forzato e tante discussioni in cui “i cinema non comparivano mai”, finalmente può tornare a contatto con il pubblico, “la cosa che ci è mancata di più”.
Ringrazia il Comune, con l’assessore alla Cultura Filippo del Corno presente in conferenza stampa, guarda avanti grazie alla nuova collaborazione con la Triennale e con Zelig, che porterà uno dei suoi artisti a rotazione sul palco delle diverse arene prima della proiezione del film a partire dal 22 giugno.
Ci saranno anche diverse rassegne, a partire da quella dedicata al design (ovviamente ad AriAnteo Triennale) e una parte della programmazione sarà dedicata al tema dei diritti civili, con incontri e dibattiti. In attesa di far ripartire anche le proiezioni in sala al chiuso.
L’operazione ha consentito anche ai piccoli gestori di sale di beneficiare dell’iniziativa volta al potenziamento del settore cinematografico previsto dalla legge 220/2016
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