Krzyzstof Zanussi presenta Pan Tadeusz

La proiezione di uno dei capolavori del cinema muto polacco, Pan Tadeusz, realizzato nel 1928 da Ryszard Ordynski e tratto da un classico poema epico ottocentesco, sarà introdotta dal regista


La proiezione di uno dei capolavori del cinema muto polacco, Pan Tadeusz, realizzato nel 1928 da Ryszard Ordynski e tratto da un classico poema epico ottocentesco, sarà introdotta dal regista Krzyzstof Zanussi, che ha voluto anche solo per un giorno essere a Pordenone, alle Giornate del Cinema Muto, proprio a sottolineare l’importanza che l’iniziativa assume per una più approfondita conoscenza del cinema della Polonia, quasi del tutto sconosciuta per il periodo precedente l’invasione nazista e la seconda guerra mondiale. Contrariamente a quelle di altri paesi, ben poco è rimasto della produzione cinematografica della Polonia, perché il 90% degli archivi sono andati distrutti dopo la seconda guerra mondiale. Zanussi – originario fra l’altro di Pordenone in quanto il nonno, ingegnere austroungarico, si trasferì dal Friuli in Polonia per sovrintendere alla costruzione di ferrovie – presenterà Pan Tadeusz la mattina di mercoledì 5 ottobre. 

La sera alle 20,15 sarà invece proposto Monte-Cristo (Il conte di Montecristo) di Henri Fescourt, del 1929, uno dei maggiori kolossal europei dell’epoca del muto. La saga di amore, tradimento e vendetta del popolare romanzo di Alexandre Dumas padre era stata adattata per lo schermo dallo stesso Fescourt, che già 4 anni prima lavorando su I miserabili (presentato l’anno scorso alle Giornate) aveva dimostrato una notevole abilità di riduttore. La copia restaurata da ZZ Productions che viene presentata a Pordenone, della considerevole durata di quasi 4 ore, elimina alcune trame secondarie semplificando la comprensione della storia, ma mantiene le scene madri rimaste nella memoria di ogni lettore del Conte, come quelle del porto di Marsiglia, del banchetto di nozze di Edmond Dantes e Mercedes, dell’incarcerazione nel castello di If con l’abate Faria, della fuga e della ricerca del tesoro. Fescourt anche in questa occasione si dimostra un superbo regista potendo disporre per la realizzazione del Conte di quanto di meglio sotto il profilo artistico e tecnico poteva offrire in quegli anni l’industria cinematografica europea. La scelta dei personaggi è perfetta, a partire da quella del Conte di Jean Angelo, eppure, nonostante tutti i suoi pregi, il film sparì presto dalla circolazione, spazzato via dalla rivoluzione del sonoro, al punto che lo stesso Fescourt nelle sue memorie scritte nel 1959 dedica al Conte solo poche righe. 

Una delle curiosità dell’intero programma delle Giornate di quest’anno è la selezione curata da Charles Musser su materiali della Library of Congress girati in un arco di tempo di 28 anni, dal 1896 al 1924, riguardanti i candidati alle elezioni politiche americane. Il più antico risale al 1896, dura meno di un minuto e riprende il candidato repubblicano William McKinley nella sua casa nell’Ohio, McKinley at Home, Canton, Ohio. Anche il suo successore, Theodore Roosevelt fu ritratto nell’intimità domestica nel 1912 in A Visit to Theodore Roosevelt at His Home. Sulla campagna elettorale dello stesso anno che portò alla presidenza Woodrow Wilson, punta invece The Old Way and the New, dove il nuovo è Wilson che si presenta come paladino dei lavoratori. Nel filmato sulle presidenziali del 1920 tra Calvin Coolidge e Warren Gamaliel Harding, è interessante la presenza di alcune suffragette che invitano Harding a sostenere la causa del voto alle donne. L’emendamento che lo introdusse sarà varato il 18 agosto 1920, anche se per la ratifica effettiva e la sua introduzione in tutti gli stati bisognerà attendere diverso tempo.

Cr. P.
04 Ottobre 2016

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