A poche ore dalla pubblicazione su Netflix di Monster: The Jeffrey Dahmer Story, serie co-creata da Ryan Murphy con protagonista Evan Peters nel ruolo dell’assassino conosciuto come “il cannibale di Milwaukee”, sono arrivati le prime polemiche. La famiglia di una delle vittime, Errol Lindsey, ha, infatti, subito criticato l’operazione commerciale della piattaforma, rea di far rivivere loro quelle terribili esperienze.
“Non dico a nessuno cosa guardare, – ha scritto su Twitter Eric Perry, cugino di Errol Lindsey – so che gli show crime sono seguitissimi in questo momento, ma se siete davvero curiosi delle vittime, la mia famiglia è molto arrabbiata per questo show. Si tratta di traumatizzare di nuovo, ancora e ancora, e per cosa? Di quanti film/serie/documentari abbiamo bisogno?”
Altri utenti di Twitter hanno sostenuto le parole di Perry, criticando Netflix anche per una certa glorificazione dei serial killer che, dalla fine degli anni ’70 all’inizio degli anni ’90, ha ucciso 17 persone, la maggior parte delle quali erano afroamericane. La serie Monster, tuttavia, è solo l’ultimo di decine di show, documentari, film e podcast che rievocano la celebra vicende dei crimini di Dahmer.
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