Incontri FICE: l’esercizio d’essai tra crisi e rilancio

Gli interventi a Mantova di Borrelli, Fontana, Cerri, Occhipinti, Dinoia, Caracappa, Mereghetti e Cuciniello


Il problema della stagionalità, ovvero della tendenza a concentrare le uscite dei film di qualità in pochi mesi; il ruolo decisivo della sala d’essai per il successo dei film d’autore; l’innalzamento dell’età media dello spettatore cinematografico; il ruolo dei festival e il loro rapporto con il mercato; la rimodulazione del sostegno pubblico all’essai. Sono i temi affrontati al focus “Impressioni di settembre: l’esercizio d’essai tra crisi e rilancio”, moderato da Mario Lorini, presidente della Fice, che si è svolto oggi a Mantova agli Incontri del cinema d’essai.

Nel suo intervento Nicola Borrelli, direttore generale cinema del MiBACT, ha sottolineato come recentemente la politica abbia cambiato approccio nei confronti della cultura e dello spettacolo, ricordando il decreto legge Valore Cultura, convertito in legge, e contenente il rifinanziamento del tax credit per il settore.

Tra gli intervenuti al focus, l’esercente Sino Caracappa ha sottolineato alcune criticità, come la carenza di film di qualità nel periodo estivo, mentre il vicepresidente vicario della Fice, Domenico Dinoia, ha sottolineato l’importanza dell’esercizio d’essai per il successo di molti film d’autore, italiani ed europei, che proprio nelle strutture di qualità realizzano la maggior parte degli incassi. Caracappa ha colto l’occasione per lanciare un’idea: far adottare al circuito sale della Fice due o tre film a cui garantire la circolazione nel periodo estivo.

Il critico cinematografico Paolo Mereghetti si è concentrato su due temi: l’innalzamento dell’età media dello spettatore e il ruolo dei festival. Riportando i dati di un’indagine sul pubblico francese che rileva come recentemente il pubblico con più di 50 anni abbia superato quello under 25, Mereghetti si chiede se convenga ancora puntare sui multiplex costruiti ai margini delle città o se piuttosto non convenga puntare sulle sale di città più vicine al gusto del pubblico adulto.

Luigi Cuciniello, direttore organizzativo della sezione cinema della Biennale di Venezia, ha sottolineato quanto proprio le sale di qualità beneficino dei premi attribuiti ai festival, facendo l’esempio di Sacro GRA, Leone d’Oro all’ultima Mostra di Venezia, che proprio nelle strutture di qualità ha avuto buoni riscontri.
Lionello Cerri, presidente dell’Anec, ha puntato l’attenzione sull’esigenza di fare sistema non soltanto all’interno della filiera cinematografica, ma con tutti i principali attori impegnati nella promozione del cinema, compresi i media. Sull’estate Cerri ha sottolineato quanto il pubblico sia disponibile ad andare al cinema qualora ci sia un’offerta adeguata sia di prodotti di qualità, sia più commerciali. Cerri ha inoltre ricordato il convegno, promosso dall’Anec in programma a Roma il 22 ottobre, proprio sul futuro della sala.

Anche il neo presidente della sezione distributori dell’Anica, Andrea Occhipinti, ha sottolineato l’esigenza di fare sistema, la necessità di svecchiare il pubblico, con forti promozioni indirizzate ai giovani, e l’importanza della lotta alla pirateria. Sull’estate, secondo Occhipinti è necessaria una sinergia con gli esercenti, volta a condividere il rischio di uscire nei mesi caldi.

Al focus è intervenuto anche il neo presidente dell’Agis, Carlo Fontana, che ha sottolineato quello che ritiene essere un punto comune a tutti i settori dello spettacolo: la difesa e la valorizzazione della propria identità nazionale. Per il presidente dell’Agis si può stare in un mondo globalizzato soltanto se forti della propria fisionomia e tra i meriti delle sale d’essai c’è proprio quello di contribuire al successo del cinema italiano di qualità.
Sul rapporto con la politica, Fontana ha evidenziato la necessità di battersi contro la prassi dei tagli lineari alle risorse pubbliche che vanno affiancate anche da meccanismi di finanziamento indiretti.

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09 Ottobre 2013

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