In non sono un moderato

Più che una conferenza stampa su un film è stato un comizio. Dario Fo ha perso le primarie a sindaco di Milano ma la politica cittadina è ancora in cima ai suoi pensieri. A Locarno con Franca Rame per presentare Io non sono un moderato, documentario sulla sua campagna elettorale del 2006, il premio Nobel 80enne ha parlato con i giornalisti come un fiume in piena di inquinamento e circolazione, menando fendenti a manca e a destra, al sindaco Moratti e anche al governo di centrosinistra. “Nel film troverete i momenti di punta della follia elettorale: credere che il programma non conti, che basta essere furbi, gabbare e stordire la gente” ha detto.

Per il regista Andrea Nobile, 31enne che nel corso degli ultimi tre anni ha lavorato alle edizioni tv e home video degli spettacoli di Fo, la motivazione dietro al film “era usare la campagna di Dario per raccontare un momento della vita politica italiana. Quello dell’introduzione delle primarie come strumento democratico che  ha visto una partecipazione popolare di oltre 4 milioni e mezzo di votanti per la candidatura a leader della sinistra. Numeri ben oltre le aspettative, che hanno convinto Dario a proporsi. Invece di far politica con testi, spettacoli e campagne sociali come ha sempre fatto insieme a Franca, Dario ha sfidato la Politica sul suo stesso terreno”.

Il film apre con lo slogan-manifesto di Fo: Milano, non aver paura, “io non sono un moderato”. Si snoda tra incontri con i comitati di quartiere, dibattiti pubblici e momenti intimi, interviste ad amici, colleghi e collaboratori. Dall’attore Marco Baliani all’architetto Massimiliano Fuksas, da Enzo Jannacci al sindaco di Londra Ken Livingstone, presente allo spettacolo di chiusura della campagna elettorale per sostenere l’amico Dario e dimostrare che anche un non-moderato, come lui, Ken il Rosso, può governare una grande città. Milano è come una donna triste a una festa da ballo. Non smetti di volerle bene perché è triste. Cerchi di invitarla a ballare, dice un collaboratore di Fo. La festa della democrazia dal basso si è conclusa senza danze. “I veri risultati però avverte il vulcanico uomo di teatro – si vedranno nel tempo”.  E a chi chiede della vita culturale a Milano risponde: “Milano culturalmente è zero. Nel dopoguerra attirava centinaia di intellettuali internazionali, c’erano le case editrici, il primo teatro europeo e le mostre più importanti. Tutto questo fermento si è spento”.  

A Locarno, dove la Piazza Grande scoppia di pubblico (è successo ieri sera con la proiezione di The Bourne Ultimatum con Matt Damon), il fermento c’è eccome. Gli spettatori in sala hanno sottolineato con applausi scrocianti alcuni passaggi del documentario di Nobile. Oggi si replica senza Fo e Rame che da fine dicembre riporteranno in scena da registi la fortunata commedia Non si paga! Non si paga!, protagonisti Antonio Catania e Marina Massironi. Intanto Io non sono un moderato ha trovato distribuzione: uscirà in dvd con Dolmen Home Video il 9 Ottobre.