Il nuovo direttore delle Giornate del Cinema Muto, Jay Weissberg, presentando il programma del festival (Pordenone, 1-8 ottobre) ha voluto sottolineare il prestigio internazionale della manifestazione: “Qualche giorno fa il New York Times – ha detto – ha citato accanto ai modelli di Sundance e Cannes quello di Pordenone come manifestazione esemplare per avere una precisa identità di nicchia”. Weissberg ha anche precisato che, nelle intenzioni dell’autrice dell’articolo, la definizione era elogiativa ma a lui il concetto di nicchia sta stretto. Nell’assumere questo incarico, infatti, si è proposto innanzitutto lo scopo di appassionare al cinema muto un pubblico sempre più ampio, convinto che molti film di ieri parlino ed emozionino più di tanto cinema contemporaneo. Sarà infatti un meraviglioso piacere vedere su grande schermo la bellezza immortale di Greta Garbo (The Mysterious Lady di Fred Niblo è il film inaugurale) e il fantastico Oriente del Ladro di Bagdad (spettacolo finale interpretato da Douglas Fairbanks, a cui è dedicato anche il manifesto delle Giornate). Per entrambe le proiezioni c’è l’accompagnamento musicale dell’Orchestra San Marco di Pordenone, diretta rispettivamente da Carl Davis – un graditissimo ritorno alle Giornate – e da Mark Fitz-Gerald che ha compiuto un importante lavoro di recupero della partitura originale del 1924 di Mortimer Wilson per Il ladro di Bagdad. Il film conclude anche la rassegna dedicata allo scenografo William Cameron Menzies, il primo vincitore dell’Oscar per la categoria.
In programma anche un’importante rassegna sul cinema muto polacco di cui è sopravvissuta una piccola parte dopo la distruzione degli archivi nella seconda guerra mondiale. Testimonial d’eccezione dell’evento sarà il regista Krzysztof Zanussi, la cui famiglia peraltro è originaria proprio del Friuli.
Fra le tante proposte è particolarmente curiosa per il suo legame con l’attualità la rassegna dedicata alle elezioni presidenziali americane tra il 1896 e il 1924, i cui protagonisti sono i presidenti William Mckinley, Theodore Roosevelt, Warren Harding e Calvin Coolidge. E sempre in riferimento alle drammatiche cronache dei nostri giorni, ecco le immagini della Libia durante la guerra italo-turca del 1911 inserite nel film L’onore riconquistato proveniente dall’Archivio nazionale danese, che quest’anno festeggia i 75 anni dalla nascita.
L'omaggio veneziano delle Giornate del cinema muto di Pordenone, in programma venerdì 7 ottobre alle 17.30 al Teatro Verdi, viene accompagnato da 18 allievi del conservatorio Giuseppe Tartini di Trieste
La proiezione di uno dei capolavori del cinema muto polacco, Pan Tadeusz, realizzato nel 1928 da Ryszard Ordynski e tratto da un classico poema epico ottocentesco, sarà introdotta dal regista Krzyzstof Zanussi, che ha voluto anche solo per un giorno essere a Pordenone, alle Giornate del Cinema Muto, proprio a sottolineare l’importanza che l’iniziativa assume per una più approfondita conoscenza del cinema della Polonia, quasi del tutto sconosciuto per il periodo precedente l’invasione nazista e la seconda guerra mondiale
Una delle massime icone del cinema di tutti i tempi è la star che inaugura la 35a edizione delle Giornate del Cinema Muto di Pordenone (Teatro Verdi, 1-8 ottobre prossimi). È lei la "donna del mistero" dell'omonimo film di Fred Niblo del 1928 che verrà presentato con l'accompagnamento dell'Orchestra San Marco di Pordenone diretta da Carl Davis. Garbo è un'affascinante spia russa, ruolo che ricoprirà anche qualche anno dopo in Mata Hari, ma del mistero la Garbo seppe anche circondare la propria vita facendone parte fondante del suo mito. Inoltre, l'omaggio a Nizza, recentemente colpita dal terrorismo, con la riproposta del capolavoro di Jean Vigo À propos de Nice.