L’11ma edizione del Gran Premio Internazionale del Doppiaggio è stata presentata, alla presenza del ministro Dario Franceschini – al MiBACT. Durante la presentazione sono state annunciate ufficialmente le nomination delle personalità e dei film in corsa per la premiazione del Gran Gala delle Voci, il 21 novembre prossimo all’Auditorium Parco della Musica di Roma.
L’incontro è stato, inoltre, l’occasione per presentare “Il Rapporto sul Doppiaggio”, la prima ricerca sullo stato dell’arte di questo settore con lo scopo di fotografare valori e criticità che riguardano il lavoro di centinaia di professionalità artistiche e tecniche. Insieme al Rapporto è stato dato il via alla campagna #DoppiaggioDOP, una chiamata rivolta agli operatori dell’audiovisivo per avviare una riflessione congiunta sulla tutela della qualità. Riflessione condivisa anche dal Ministro per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo, Dario Franceschini, nel suo intervento: “Lo sviluppo del settore porta con sé numerose occasioni di crescita che, tuttavia, rischiano di trasformarsi in un abbassamento della resa se alla crescita in termini di quantità non corrisponde un adeguato supporto in termini di qualità. per questo motivo – ha proseguito Franceschini – è utile promuovere un tavolo di lavoro che non rimanga solo discussione ma che si traduca in azione concreta e condivisa con l’obiettivo di superare le principali problematiche tecniche e normative. È necessario, per esempio, colmare i vuoti all’interno della legge del ’41 e lavorare per il riconoscimento del ruolo del Direttore del Doppiaggio. Oltre a questo, propongo di lavorare insieme al MIUR per la realizzazione di corsi di formazione ufficiali e riconosciuti. Presenterò le esigenze e le istanze del settore – ha concluso Franceschini – al prossimo Consiglio dei Ministri”.
L’impatto dell’era digitale e delle moderne forme di distribuzione dell’audiovisivo costituisce una sfida per il mondo del doppiaggio italiano: la presenza sul mercato di numerose piattaforme per la fruizione di contenuti, le richieste crescenti di adattamenti in tempi stringenti, unite alla contrazione delle risorse di budget stanziate stanno contribuendo a creare un gap fra domanda e offerta. Dal Rapporto emerge che l’aspetto più problematico dell’attuale panorama sia rappresentato dai prodotti audiovisivi di massa della grande distribuzione. Il risultato evidenziato è un appiattimento della qualità e un conseguente indebolimento del valore percepito da parte degli spettatori.
È forte la necessità, per un settore che rappresenta una delle eccellenze della nostra produzione culturale, di lavorare al fianco delle Istituzioni per salvaguardare la qualità. La soluzione potrebbe risiedere nella costruzione di un percorso che porti all’individuazione di una certificazione di qualità che metta al sicuro il patrimonio del doppiaggio italiano per dargli il valore che merita riuscendo a colmare il gap esistente: “Un più alto livello delle lavorazioni non aiuterebbe solo gli operatori del settore ma potrebbe garantire una migliore fruizione anche agli utenti finali” commenta Roberto Di Giovan Paolo, coordinatore del Rapporto sul Doppiaggio.
L’idea è da applicare all’intero processo che coinvolge diverse categorie professionali dalla traduzione all’adattamento, per arrivare fino in sala di doppiaggio: un cammino da compiere insieme alle Istituzioni per implementare un modus operandi già consolidato e utilizzato da molti anni per proteggere l’eccellenza italiana.
La regista riceverà il premio per La Chimera il 13 novembre, con la proiezione del suo nuovo cortometraggio Allégorie citadine e un incontro
La motivazione del riconoscimento: “è un approccio sorprendente, commovente e innovativo al tema molto delicato dell'adozione”
"Costruisce ponti fra culture, generazioni e popoli”, si legge nella motivazione del riconoscimento, che per la prima viene attribuito a un regista che “si muove tra il più sofisticato cinema d'autore e l'attenzione per il pubblico”
La premiazione si terrà il 3 dicembre presso la sala Lo Schermo Bianco di Bergamo. La giuria include figure di spicco come la produttrice Elisabetta Olmi e il critico cinematografico Massimo Lastrucci