“Lavorate tutti, casa per casa, azienda per azienda, strada per strada”. Sono le parole di Enrico Berlinguer che riecheggiano nelle prime immagini del montaggio del film documentario Prima della fine. Gli ultimi giorni di Enrico Berlinguer, il nuovo lavoro di Samuele Rossi (pluripremiato regista già noto a critica e pubblico per documentari quali quelli dedicati ad Indro Montanelli, Margherita Hack, Dino Meneghin) che racconta, con una prospettiva inedita, un evento che cambiò per sempre l’Italia, quello della morte del celebre segretario del PCI, avvenuta a Padova l’11 giugno 1984.
Il film arriverà in sala a giugno in occasione del 40° anniversario dalla scomparsa, ed è prodotto dalla Echivisivi di Samuele Rossi e Giuseppe Cassaro con la Salice Production di Cosetta Lagani.
Era il 7 Giugno 1984 quando Enrico Berlinguer, durante un comizio elettorale a Padova, avverte un malore evidente: nonostante tutto, in quegli attimi, porta in fondo il suo discorso rivolto alla folla, ma di lì a poco entra in coma per quattro giorni, fino alla data della sua morte, l’11 giugno 1984. Il 13 giugno si consumò a Roma il funerale politico più imponente della storia della Repubblica: furono in due milioni a scendere in piazza per i suoi funerali, qualcosa di mai visto prima.
Prima della fine. Gli ultimi giorni di Enrico Berlinguer vuole restituire la memoria collettiva di quell’evento attraverso uno storytelling emozionale ed innovativo costruito con il solo utilizzo di materiale d’archivio di natura molteplice proveniente da archivi nazionali ed internazionali lungamente scandagliati: una ricerca durata 3 anni per consentire al film documentario di essere un’opera capace di ricostruire con profondità e una prospettiva nuova uno dei momenti che cambiò per sempre la storia repubblicana del nostro paese. Nessun commento, nessuna intervista, nessuna lettura postuma. Solo un’accurata e rinnovata ricostruzione narrativa e visiva di quei 7 giorni che sconvolsero l’Italia.
“In questo momento tutte le mie energie sono concentrate per raccontare una storia che non ha eguali al mondo, che ha segnato il nostro paese e la sua comunità in modo tanto profondo da scorrere perfino nei ricordi di chi non l’ha vissuta. Una storia da raccontare con rispetto e delicatezza prima di tutto e che mi obbliga ad una grande responsabilità verso memorie tanto determinanti a livello pubblico quanto profondamente toccanti a livello privato” – racconta Samuele Rossi. “Sono più di 5 anni che aspetto di realizzare questo film, da quando l’ho pensato la prima volta, e più di 3 che stiamo lavorando con Echivisivi alla quale si aggiunge il prezioso supporto della Salice Production. È un documentario che sento come un punto di arrivo enorme, umano e professionale. E i tempi difficili che oggi viviamo mi confermano quotidianamente la sua attualità.”
Il film è prodotto da Echivisivi con Salice Production, con il sostegno di MIC – Direzione generale Cinema e audiovisivo e della Regione Emilia-Romagna (Emilia-Romagna Film Commission), con il Patrocinio di Fondazione Gramsci Onlus, Fondazione Gramsci Emilia-Romagna Onlus, Fondazione Istituto piemontese Antonio Gramsci Onlus e Associazione Enrico Berlinguer, in collaborazione con AAMOD Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico.
Il doc è co-prodotto da 39 FILMS - Simona Banchi e Alfredo Federico e Luce Cinecittà, anche distributore: Non chiudete quella Porta, di Francesco Banesta e Matteo Vicentini Orgnani, debutta in anteprima nella selezione del Festival in corso a Roma, dove è in programma il 20 novembre ore 20
Come naturale evoluzione del podcast ascoltato da milioni di persone, il 20, 21 e 22 novembre arriva su Sky e Now la docuserie Sky Original E poi il silenzio. Il disastro di Rigopiano – La serie, per la regia di Paolo Negro
Michele Cinque, il regista di Iuventa, il documentario manifesto sui soccorsi in mare, torna con una storia sui moderni cowboys italiani in lotta contro il cambiamento climatico
Il nuovo documentario di Cinzia Lo Fazio, prodotto da Polygono Film e Luce Cinecittà in collaborazione con il CSC - Centro Sperimentale di Cinematografia, nelle sale dopo il successo al BIF&ST