Le campagne pubblicitarie al cinema hanno più impatto su chi l’ascolta rispetto ad altri media, si ricordano meglio, e soprattutto invogliano maggiormente all’acquisto. Lo rileva un’indagine commissionata da FCP-Associnema (FCP-Federazione Concessionarie Pubblicità) all’agenzia Kantar Millward Brown, che ha preso in considerazione diversi paesi europei, tra cui l’Italia, per un totale di 347 campagne. L’interesse dell’analisi, precisa Fcp-Associnema, ha unito per la prima volta DCA-Digital Cinema Advertising, Moviemedia, Rai Pubblicità, le tre concessionarie che rappresentano la pressoché totalità del mercato pubblicitario cinematografico italiano (438 complessi, 2.400 sale, 84,0% degli spettatori complessivi). Il dato più rilevante dello studio è che il cinema, più di ogni altro mezzo, è in grado di incrementare la propensione all’acquisto con un 3,0% rispetto alla media dei canali off-line (1,3%) e on-line (0,9%), soprattutto se pianificato in un media-mix integrato con mezzi a più larga copertura. Lo spot al cinema infatti genera una memorabilità sul singolo contatto superiore alla media, raggiunge una media del 2,1% (percentuale impatto su persona) rispetto ai mezzi off-line (media 1,5%) e on-line (media 0,9%) e soprattutto raggiunge audience più predisposte a raccogliere messaggi pubblicitari grazie alla sua capacità di entrare in contatto con le persone nel momento e nell’ambiente giusto. Inoltre il cinema ha un altro punto a suo favore, secondo la ricerca mantenere chiaro e ben definito il posizionamento di marca.
L’operazione ha consentito anche ai piccoli gestori di sale di beneficiare dell’iniziativa volta al potenziamento del settore cinematografico previsto dalla legge 220/2016
Per anni è stato un luogo di culto che, per la prima volta, offriva alla città del nord, un primo scorcio sulla settima arte. Oggi al suo posto sorge la biblioteca di Porta Venezia
L'annuncio sul sito: "speciali proiezioni a misura di neonato con luci soffuse, audio ridotto e pianto libero"
In un comunicato ufficiale, l’Associazione Nazionale Autori Cinematografici e il Premio Carlo Lizzani hanno considerato di “estrema gravità” la chiusura della storica sala cinematografica Odeon, avvenuta pochi giorni fa a Milano