Il “primo film americano” del regista italiano, in Concorso alla Mostra, protagonisti Russell e Chalamet, ha segnato il 94% di recensioni e valutazioni positive su "Rotten Tomatoes", il più importante aggregatore di recensioni e sito di informazioni su film e serie tv.
Sei produttrici da Irlanda, Romania, Spagna, Bulgaria, Germania e Ucraina hanno vinto il primo contest per serie televisive e sono state premiate alla Mostra di Venezia da European Producers Club (EPC) e Netflix
Joe Wright, il regista inglese de L'ora più buia su Winston Churchill, dirigerà la serie televisiva in otto puntate M, che racconta l'ascesa al potere di Benito Mussolini sulla base del best seller di Antonio Scurati. Riprese a Cinecittà
Il documentario di Steve James, presentato fuori concorso alla 79ma Mostra del Cinema, racconta la storia di Ted Hall, il più giovane membro del progetto Manhattan diventato a soli 19 anni una spia sovietica, attraverso il racconto della devota moglie Joan
Romain Gavras dirige, su sceneggiatura scritta e prodotta con Ladj Ly, e insieme a Elias Belkeddar, una drammatica storia di banlieue in conflitto, in cui la famiglia personale diventa famiglia sociale: dinamismo, suggestione della fotografia, ma con "il marchio" molto percettibile dell’autore de Les Misérables (2019). L’opera partecipa in Concorso, poi esce su Netflix dal 23/9.
Il “primo film americano” – una storia d’amore e cannibali, apparentemente – ma più ancora un viaggio/romanzo di formazione tra gli States e se stessi, protagonisti Taylor Russell e Timothée Chalamet. Il film è co-prodotto da Lorenzo Mieli e distribuito da Vision.
Con il panel Economic Impact of Audiovisual and Cinema Productions on States and Regions in the USA and Italy, uno degli appuntamenti della DGCA del MiC, all'Italian Pavilion si è discusso di impatto mediatico, richiamo turistico e ricaduta economica, dietro alla realizzazione di un prodotto audiovisivo su un territorio. Protagonisti gli Stati Uniti e la loro passione per il nostro paese
Il valore dell’immagine è quello che ritorna prepotente nella selezione di cortometraggi in Concorso in Sic@Sic alla 37ma Settimana Internazionale della Critica, in collaborazione con Cinecittà. Sette piccoli film realizzati da altrettanti autori italiani (più uno statunitense) che esplorano perlopiù il mondo dell’infanzia e dell’adolescenza
La Syndacaliste, in Concorso a Orizzonti, con protagonista l’attrice francese, diretta da Jean-Paul Salomé: al Lido presentano il film, dal libro-cronaca di Caroline Michel-Aguirre. Un caso vero, quello di Maureen Kearney, stuprata in casa, ma – sotto il tiro del potere politico e maschile – da vittima passa a sospettata. Esce prossimamente con I Wonder Pictures.
Il Padre Pio di Abel Ferrara alle Giornate degli Autori: protagonista Shia Labeouf. Il cosmo religioso e quello sociale, come due “guerre”, due ricerche di libertà, che mai entrano in contatto. Il film è dedicato alle vittime dell’eccidio di San Giovanni Rotondo e a quelle del conflitto ucraino.
La regista francese ha inaugurato il convegno Gender equality e pari opportunità delle Giornate degli autori capitanate dalla direttrice artistica Gaia Furrer e moderato dalla regista e coordinatrice del Gruppo Pari Opportunità dei 100autori Paola Randi
Il regista parla di Bones and All, il film presentato in Concorso alla Mostra del Cinema di Venezia e suo “primo film USA”, co-prodotto anche da Lorenzo Mieli e distribuito da Vision.
Il grande documentarista americano (92 anni) è in concorso alla Mostra di Venezia con Un couple, costruito insieme all'attrice francese Nathalie Boutefeu sulla scorta dei diari e della lettere di Tolstoj e di sua moglie Sofja. E rivela: "Ho rifiutato di andare a San Pietroburgo"
Il film di Niccolò Falsetti, unico film italiano in concorso alla SIC 2022, racconta dell’organizzazione impossibile di un concerto punk nella Grosseto del 2008. Nel cast insieme a Francesco Turbanti, Emanuele Linfatti e Matteo Creatini anche un cameo vocale del fumettista Zerocalcare
L'attrice parla del personaggio de La Syndacaliste, nella sezione Orizzonti alla Mostra del Cinema di Venezia, in cui interpreta una sindacalista, ispirata a un caso di stupro realmente accaduto in Francia, tra potere politico e sospetto.
10 piccoli film, 10 perle dell’Archivio Luce vanno in onda su Sky TG24 per raccontare la storia della Mostra del Cinema di Venezia
La giuria, composta dal Presidente dell’ANAC, Francesco Ranieri Martinotti, Flaminia e Francesco Lizzani, Emanuela Piovano, ha valutato le candidature pervenute e da queste è emerso un tessuto di sale in sofferenza dopo la pandemia
Il regista messicano due volte premio Oscar torna dopo sette anni con Bardo (o falsa crónica de unas cuantas verdades), in Concorso a Venezia 79. Un colossale film di tre ore fortemente autobiografico, in cui l’autore riversa tutti i suoi sogni e paure
Lo scrittore britannico, premio Nobel per la letteratura, adatta il capolavoro di Akira Kurosawa ambientandolo nell’Inghilterra degli anni ’50. Diretto da Oliver Hermanus con uno stile che imita i classici di quel periodo, il film è stato presentato fuori concorso a Venezia
Il film di Todd Field – in Concorso a Venezia e in sala dal 9 febbraio 2023 – è “scritto per Cate Blanchett”, precisa il regista. Una storia di potere, di architettura identitaria, di fiducia, sulla figura di Lydia, prima donna della Storia a essere direttrice di una delle più importanti orchestre tedesche.
Giornata molto queer alla Mostra di Venezia con la doppia apertura della Settimana della critica e con Le favolose di Roberta Torre alle Notti veneziane. Tra le protagoniste Porpora Marcasciano, pioniera delle lotte LGBTQ
"Le sale cinematografiche sono presidii culturali e la visione collettiva di un film è un'esperienza unica che arricchisce". Lo ha detto il ministro della Cultura, Dario Franceschini a proposito di Cinema in festa, iniziativa che permetterà al pubblico di accedere in sala, dal 18 al 22 settembre, a soli 3,50 euro
Exodus - fuori concorso alla Mostra di Venezia - non è solo, e semplicemente, il capitolo finale di una trilogia televisiva. È qualcosa di più. È una riflessione sul mezzo e sul linguaggio, e anche la prova dell’autenticità della visione di un autore
“Ringrazio Netflix perché mi ha dato libertà assoluta. Questo film andrà nei cinema in Messico e negli USA, e lo apprezzo tantissimo". Lo ha detto Alejando Gonzalez Inarritu parlando delle nuove piattaforme a proposito di “Bardo (or False Chronicle of a Handful of Truths)”, tra i favoriti per il Leone d’oro di Venezia 79