Il film messicano Obbedienza perfetta, ispirato al caso del sacerdote pedofilo Marcial Maciel “non cerca la provocazione ma vuole commuovere e provocare una riflessione”, secondo le intenzioni del regista Luis Urquiza. Il film, che arriva nelle sale messicane, porta sul grande schermo il tema degli abusi sessuali che ha scosso la congregazione dei Legionari di Cristo, fondata da Maciel. Il sacerdote messicano, considerato vicino a Giovanni Paolo II, è morto nel 2008 a 87 anni, dopo essere stato rimosso dal suo ministero per ordine del Vaticano in seguito alle accuse di abusi, ma senza mai essere sottoposto a processo. Dopo la sua morte si venne a sapere anche che aveva avuto tre figli con due donne. La pellicola arriverà in 500 sale di tutto il Messico, pochi giorni dopo la canonizzazione di Giovanni Paolo II e dopo che Papa Francesco ha chiesto perdono per i casi di abuso sessuale commessi dal clero sui bambini. Il regista Urquiza ha detto che Obbedienza perfetta è adatto agli adolescenti come agli adulti e che non contiene scene di sesso esplicite. “Speriamo che lo vedano i padri di famiglia come i giovani”, ha detto il cineasta. “Non cerco la provocazione per la provocazione, non abbiamo scommesso sullo scandalo né criticato la Chiesa. Abbiamo cercato di entrare nella mente del pederasta”, ha aggiunto. Sulla vicinanza tra l’uscita nei cinema e la canonizzazione dei due Papi, Urquiza ha detto che si tratta di una “mera coincidenza” visto che la preparazione della pellicola è durata 5 anni. La lavorazione di Obbedienza perfetta ha potuto contare sull’appoggio e la consulenza di vari ex membri della Legione di Cristo che furono vittime di Maciel, oltre che della Fondazione PAS, impegnata nella prevenzione degli abusi sui minori.
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