ROMA – Hai mai sognato quest’uomo? È stato un meme molto popolare nei primi anni dei social network, diventato una creepypasta (storie dell’orrore diffuse viralmente su internet) tra le più intriganti. Il volto di un uomo dalle fattezze un po’ inquietanti che in migliaia di persone sostengono di avere sognato. Da questo semplice spunto nasce Dream Scenario, film prodotto da A24 e presentato alla Festa del Cinema di Roma 2023 prima delle uscite nelle sale il 16 novembre. Primo lavoro statunitense del norvegese Kristoffer Borgli – reduce dal successo di Sick of Myself, il film vanta la partecipazione di Nicolas Cage nei panni del protagonista Paul.
Mentre nella storia reale – resa popolare dal sito creato dall’italiano Andrea Natella – il volto del “this man” non è mai stato associato a una persona vera, in Dream Scenario si immagina che Paul Matthews, anonimo e “sfigato” professore universitario di biologia, diventi improvvisamente virale, quando migliaia di persone in tutto il mondo si rendono conto di averlo sognato ripetutamente. Di colpo, avviene ciò che Paul ha sempre desiderato, ma non ha mai avuto le capacità di ottenere: stare al centro dell’attenzione, uscendo dal branco mimeticamente perfetto di zebre che sono la sua ossessione dal punto di vista evoluzionistico. Il predatore ha bisogno di riconoscere il suo bersaglio – usa ripetere Paul – per questo il manto delle zebre le protegge, seppure lasciandole in piena vista. Ciò di cui Paul non si accorge è che una volta uscito dal branco, perfettamente visibile alla luce del sole, diventa impossibile difendersi dagli attacchi.
Una condizione apparentemente esaltante diventa presto un incubo per lui, soprattutto quando gli incubi è lui stesso a provocarli, incarnando una sorta di versione reale di Freddy Kruger. Da semplice spettatore dei sogni altrui, Paul diventa protagonista e carnefice, generando una naturale repulsione nei suoi confronti anche nel mondo reale. È qui che Dream Scenario dà il meglio di sé, permettendoci di affrontare i temi della cancel culture e del pericolo della viralità. “Il trauma è una moda”: dice Paul, quando diventa vittima inconsapevole dell’odio generalizzato sul web e nella vita reale, incapace di capire perché le persone pretendano – e ottengano – di escluderlo da ogni tipo di evento sociale. Cosa vale di più: il diritto di esistere di una persona innocente o il rispetto delle sensibilità altrui? Chi è la vera vittima?
Dream Scenario è un film che mescola sapientemente i generi, in linea con il lavoro eccellente svolto da A24 negli ultimi anni. È principalmente una commedia, ma sa mettere lo spettatore in una posizione scomoda sulla poltrona, grazie a trovate in bilico tra il grottesco e l’horror, che portano il personaggio di Paul al limite dell’umana sopportazione e, insieme a lui, lo spettatore, afflitto da un disagio costante per quanto, a tratti, esilarante.
Cruciale è l’interpretazine dell’attore premio Oscar Nicolas Cage, finalmente tornato a scegliere ruoli che lo allontanano da quello stereotipo trash che, ironicamente, avevano trasformato lui stesso in un meme. Il suo Paul è assolutamente credibile sia come uomo di mezz’età pateticamente fuori fuoco in ogni aspetto della vita, che come maschera di Halloween che appare nei sogni per inquietare e terrorizzare. Il tutto, fortunatamente, senza quasi mai eccedere in quel “over acting” che spesso in passato ha caratterizzato le sue performance. Cage riesce nell’impresa di incarnare l’ossimoro dell’uomo qualunque che, a sue spese, diventa un’icona mondiale, pagando irrimediabilmente il suo semplice, quanto comprensibile desiderio, di essere speciale.
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