Di sogni sfumati, stanotte, ce ne sono stati tanti e, sicuramente, il primo a toccarci più da vicino è quello della mancata vittoria di Matteo Garrone con il suo Io capitano candidato nella categoria Miglior Film Straniero, statuetta andata invece a La zona d’interesse diretto da Jonathan Glazer.
“E’ stato un viaggio fantastico, una grande avventura – ha dichiarato il regista italiano – Ringrazio tutti coloro che ci hanno supportato in Italia in questo periodo, che hanno tifato per noi, i partner produttivi Rai Cinema e Pathé, il MIC, e tutti coloro che hanno seguito il film e lo hanno amato. Tutte le persone che lo hanno visto nei cinema del mondo e ci hanno regalato grandi emozioni. E il viaggio non finisce qui perché ad aprile andremo in Senegal dove tutto è iniziato e porteremo il film nei villaggi più remoti con degli schermi mobili”.
Tanti i film che non sono stati premiati dall’Academy e che, sono usciti sconfitti (o quasi) da questa 96esima edizione della notte degli Oscar, primo fra tutti Killers of the Flower Moon di Martin Scorsese seguito da Maestro di Bradley Cooper e infine Barbie di Greta Gerwig che vince solamente nella categoria Miglior Canzone Originale con What Was I Made For? con le musiche e il testo di Billie Eilish e Finneas O’Connell.
A conquistare più vittorie sul palco del Dolby Theatre di Hollywood con sette statuette d’oro è stato Oppenheimer con i premi per Miglior Film, Miglior Regia a Christopher Nolan, Miglior attore protagonista a Cillian Murphy, Miglior attore non protagonista a Robert Downey Jr, Miglior fotografia di Hoyte van Hoytema, Miglior colonna sonora di Ludwig Göransson, Miglior montaggio di Jennifer Lame. Subito dopo il capolavoro di Nolan, a portarsi più statuette a casa è stato invece Povere creature! di Yorgos Lanthimos conquistando il podio per la Miglior Attrice Protagonista, Miglior Trucco e Acconciatura, Miglior Scenografia e Migliori Costumi
In fondo, di sorprese non ce ne sono state poi molte durante la cerimonia degli Oscare e, la maggior parte delle vittorie, secondo i pronostici Sisal, erano quasi certe. Forse, come commenta Gabriele Muccino durante la diretta su Rai Uno, la vittoria più inaspettata è stata quella di Emma Stone candidata e premiata nella categoria Miglior attrice protagonista per Povere creature! Una scelta che, a detta del regista italiano, questa volta non ha seguito i dettami del politically correct che avrebbe favorito l’attrice nativa americana Lily Gladstone per Killers of the Flower Moon di Martin Scorsese.
Sicuramente il “fallimento” più significativo della notte degli Oscar è stato quello di Martin Scorsese che ha mancato la statuetta in tutte le categorie per cui era candidato: Miglior Film, Miglior Regia, Miglior Attrice protagonista, Miglior Attore non protagonista, Miglior Montaggio, Miglior Fotografia, Miglior Scenografia, Migliori costumi, Migliore colonna sonora originale e Migliore canzone originale.
L’altro film a non aver ricevuto alcun riconoscimento è Maestro di Bradley Cooper che ha perso nelle categorie Miglior Film, Miglior attrice protagonista (per cui era candidata Carey Mulligan), Miglior Attore protagonista (Bradley Cooper), Miglior Sceneggiatura Originale, Miglior Scenografia, Miglior Fotografia, Miglior Trucco e Acconciature e Miglior Sonoro.
Almeno la canzone, una delle due candidate, secondo l’Academy meritava il riconoscimento. Nonostante il grande successo sia economico che di critica, Barbie di Greta Gerwig non ha ottenuto altri premi se non quello dato alla Miglior Canzone Originale di Billie Eilish e Finneas O’Connell, preferendola a quella cantata da Ryan Gosling I’m Just Ken. Il film campione d’incassi perde così nelle categorie: Miglior Film, Miglior Attrice non protagonista, Miglior Sceneggiatura non originale, Miglior Scenografia, Migliori Costumi.
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Sono ancora qui, già premiato per la Miglior Sceneggiatura a Venezia 81, è la scelta dell’Accademia del Cinema carioca per la corsa nella categoria del Miglior Film Internazionale
Accordi già chiusi per USA e Regno Unito, Oceania, parte dell’Europa e Medioriente, Africa francofona e Indonesia. In corso i negoziati per America Latina e Scandinavia
"Al suo film il compito di rappresentare, agli occhi di un pubblico internazionale, il cinema italiano che merita di essere promosso e valorizzato sempre di più", ha dichiarato il Sottosegretario alla Cultura