La XXVIII edizione del Tertio Millennio Film Fest si terrà dal 11 al 16 novembre presso il Cinema delle Provincie di Roma, con il tema “Uomo dove sei?”. Quest’anno, otto lungometraggi saranno in concorso, accompagnati da eventi speciali e una retrospettiva dedicata a Cristian Mungiu, noto regista del “nuovo cinema romeno”. Mungiu, che ha collaborato con Radu Mihăileanu, esplorerà temi complessi come la libertà e la repressione, il pubblico e il privato, attraverso il suo cinema.
Il festival includerà anteprime italiane come Madame Hoffman di Sébastien Lifshitz e Paternel di Ronan Tronchot, oltre a opere significative come Of Dogs and Men di Dani Rosenberg e Songs of Slow Burning Earth di Olha Zhurba. La giuria interreligiosa, presieduta dal regista Tommaso Santambrogio, valuterà i film in base alla loro capacità di esprimere l’universalità della condizione umana.
L’apertura avverrà l’11 novembre con un convegno presso la Pontificia Università Gregoriana, seguito dalla proiezione del film Vittoria di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman. Durante l’evento, i registi riceveranno il Premio Fuoricampo, dedicato a opere che indagano il significato profondo della vita.
Inoltre, il Tertio Lab offrirà un percorso formativo per studenti delle scuole secondarie, esplorando il valore del cinema come strumento di dialogo in un contesto globale complesso.
Il suo ultimo film Green Border, dedicato al tema delle migrazioni e premiato alla Mostra di Venezia, le è costato un violentissimo attacco da parte dell'ex ministro della Giustizia, che lo ha etichettato come "propaganda nazista". L'abbiamo intervistata al Tertio Millennio Film Fest
Tertio Millennio Film Fest, in programma dal 14 al 18 novembre a Roma, aprirà il 14 novembre con Green Border di Agnieszka Holland. La regista sarà presente in sala per una masterclass
La Giuria Lungometraggi premia Il patto del silenzio di Laura Wandel, menzione speciale per Quei due di Wilma Labate, che vince anche il premio della Critica SNCCI come miglior film
Quei due – Edda e Galeazzo Ciano di Wilma Labate, prodotto e distribuito da Luce Cinecittà con la collaborazione di Rai Documentari, è un lavoro di grande attualità che unisce materiali d’archivio e messinscena teatrale, ricostruzione storica e lampi del presente in un sapiente tessuto narrativo e visivo