Il film del regista Massimiliano Bruno Non ci resta che il crimine, con Alessandro Gassmann, Gianmarco Tognazzi e Marco Giallini, ha provocato polemiche e prese di posizione per una frase in cui si parla della “mozzarella contaminata di Caserta”. Il Consorzio di Tutela della Mozzarella di bufala campana Dop è intervenuto a difesa dei produttori, dopo aver ricevuto segnalazioni da soci e normali cittadini. E’ Alessandro Gassmann, da pochi giorni cittadino onorario di Napoli, a pronunciare la frase, “non ci resta che vendere la mozzarella contaminata di Caserta”.
“Una battuta che rappresenta un falso storico e un’offesa inaccettabile a un intero territorio” la definisce in una nota il presidente del Consorzio Domenico Raimondo, che annuncia la linea dura. “Siamo ben oltre la bufala in tempi di fake news. Per questo abbiamo già incaricato i nostri legali di mettere in campo tutte le azioni necessarie a tutela dei produttori di mozzarella Dop, ma anche a difesa di una terra ingiustamente martoriata da stereotipi che non possono essere rilanciati anche da un film. Sconcerta ancor di più che a pronunciare quelle parole sia un attore del calibro di Alessandro Gassman, erede di un cognome così importante”.
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