CinEuropei: Spalletti, quando l’allenatore diventa personaggio

Interpretato da Gianmarco Tognazzi nella serie 'Speravo de morì prima', il commissario tecnico della nazionale è solo uno dei tanti grandi allenatori della storia del grande e del piccolo schermo


Con le sue conferenze stampa al veleno e le sue scelte controverse, Luciano Spalletti è probabilmente il protagonista più discusso tra gli azzurri impegnati a Euro 2024, alle prese con un sistema mediatico italiano in cui, si sa, esistono 60 milioni di allenatori. Oltre ad essere un grande uomo di calcio, il commissario tecnico della nazionale è l’unico a essere stato anche un personaggio di fiction, interpretato da Gianmarco Tognazzi nella serie su Francesco Totti Speravo de morì prima. In quel caso, l’allenatore toscano, recentemente tornato sul grande schermo grazie al documentario sullo scudetto del Napoli Sarò con te, impersonava il ruolo dell’antagonista del Pupone, costringendolo a un ritiro dal calcio giocato tanto sofferto quanto, forse, inevitabile.

Artefice di ogni vittoria e capro espiatorio di ogni sconfitta, l’allenatore è un ruolo ricco di fascino e potenziale drammaturgico, tra conflitti emotivi e scelte impossibili, tanto da essere stato protagonista innumerevoli volte sul grande e sul piccolo schermo. Il più celebre allenatore calcistico degli ultimi anni è senza ombra di dubbio Ted Lasso, protagonista dell’omonima serie targata Apple TV+. Vincitrice di otto Emmy e due Golden Globe, la serie racconta di un allenatore di football americano con il volto di Jason Sudeikis che si presta al calcio, facendo emergere con leggerezza e sensibilità quanto per essere un buon coach contino più le qualità umane e relazionali di quelle meramente tecniche.

Altrettanto recentemente abbiamo visto al cinema Chi segna vince, l’ultima commedia firmata Taika Waititi. Michael Fassbender interpreta Thomas Rongen, che nel 2014 accettò la sfida di allenare la nazionale di calcio delle Isole Samoa, considerata la peggiore al mondo. Una storia vera di redenzione e passione.

Ma l’allenatore calcistico per antonomasia, almeno qui in Italia, è indubbiamente il buffo e sfortunato Oronzo Canà, protagonista de L’allenatore nel pallone e del suo sequel. Oltre a farci divertire con una quantità sconfinata di gag, Lino Banfi ci ha dato una lezione sulla dignità del ruolo dell’allenatore, non solo un tecnico ma un maestro di calcio e di vita.

Restando nel calcio, indimenticabile resterà il personaggio di John Colby, capitano/allenatore della squadra più famosa della storia del cinema: quella protagonista di Fuga per la vittoria. Interpretato da Michael Caine, sarà chiamato a compiere la scelta più difficile in assoluto: la vittoria o la libertà? Fortunatamente, come nelle storie migliori, scegliendo l’una otterrà anche l’altra.

Ma il ruolo dell’allenatore è cruciale in tutte le discipline. Senza contare personaggi immensi legati ai tanti film sulle arti marziali come il Maestro Miyagi di The Karate Kid interpretato da Pat Morita, il mitico Mickey di Rocky o Clint Eastwood in Million Dollar Baby, e restando solo agli sport di squadra, non si può non citare l’iconico personaggio interpretato da Al Pacino in Ogni maledetta domenica, artefice di uno dei più memorabili discorsi motivazionali della storia del cinema.

Ma Pacino non è l’unico grande attore ad avere vestito i panni di un allenatore, soprattutto quando si parla di football americano, lo sport che più emoziona dalle parti di Hollywood. Gene Hackman interpreta un allenatore chiamato a formare una squadra improvvisata guidata da Keanu Reeves, nella commedia Le riserve, mentre il mitico Burt Reynolds è il coach della squadra del penitenziario federale di Allenville capitanata da Adam Sandler in L’altra sporca ultima meta, remake del cult del 1974 Quella sporca ultima meta, in cui lo stesso Reynolds interpretava il protagonista. C’è poi Kyle Chandler, magari non un vero e proprio divo ma di certo l’attore che per più tempo ha vestito i panni dell’allenatore, anche se solo per finta, nelle cinque stagioni dell’acclamata serie tv Friday Night Lights, forse il miglior dramma sportivo che si sia mai visto sul piccolo schermo.

Per concludere non possiamo non omaggiare il recentemente scomparso Bill Cobbs, che in oltre 50 anni di carriera ha interpretato anche il ruolo di un allenatore di basket giovanile costretto alla scelta più impensabile: dare una casacca da titolare a un cane. Era il 1997 e il film si intitolava Aid Bud – Campione a quattro zampe, il primo di una saga che ha fatto la storia del cinema e della televisione per ragazzi.

27 Giugno 2024

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