È la fine di un’epoca: dopo quasi cento anni di attività, chiude a Milano lo storico cinema Odeon, il primo vero multisala della città con oltre 2mila posti a sedere, a due passi dal Duomo: stasera alle 22:45 inizierà l’ultima proiezione.
Le sue architetture tra il Liberty e l’Art déco e sue le morbide poltrone di velluto rosso, infatti, lasceranno il posto a un nuovo centro commerciale, anche se a poca distanza da lì c’è già La Rinascente.
Aperto nel 1929, l’Odeon è stato prima teatro, poi cinema: non si fece piegare nemmeno dalle duemila tonnellate di bombe che nell’agosto del 1943 – esattamente 80 anni fa – vennero sganciate sulla città, e nello stesso anno ospitò i concerti dell’orchestra del Teatro alla Scala, danneggiato dagli stessi bombardamenti. Nel 1986 venne trasformato nella prima multisala di Milano, oggi parte del circuito di The Space Cinema.
Ma alla fine è capitolato anche lui, così come è accaduto ai tanti cinema del centro che uno dopo l’altro negli anni hanno cessato le attività, lasciando orfani tanti milanesi, non solo i più cinefili. “Che la più ricca e importante città d’Italia resti con un solo cinema in centro – scrive il prof. Gianni Canova, su ‘La Ragione’ – è un segno di declino epocale che instilla un po’ di sconforto sotto la pelle, prima di suscitare una reazione di inevitabile e furente mestizia”. Salutiamo “un secolo di sogni, visioni, anteprime, tappeti rossi, avventure e passioni” – continua il critico cinematografico. “Generazioni e generazioni di spettatori che hanno trovato lì i propri attrezzi per fantasticare (e per capire meglio il mondo in cui ci è dato di vivere). Ora le luci si sono spente, la vita langue e restano solo le tenebre. Giù il sipario”.
In un comunicato ufficiale, l’Associazione Nazionale Autori Cinematografici e il Premio Carlo Lizzani hanno considerato di “estrema gravità” la chiusura della storica sala cinematografica Odeon, avvenuta pochi giorni fa a Milano
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