Al Festival di Tavolara la regista Maria Sole Tognazzi ha presentato le prime immagini di Io e lei, con Margherita Buy e Sabrina Ferilli, film che uscirà il primo ottobre per Lucky Red che lo produce insieme a Indigo Film e Rai Cinema. “Quell’esperienza con Margherita era stata così positiva – racconta all’Ansa la regista – che pensavo ad un altro film con lei quando sono andata a Cannes ed ho lì rincontrato Sabrina Ferilli che era al Festival per presentare La grande bellezza di Paolo Sorrentino. Così sono stata fulminata dal pensiero stravagante di una storia d’amore tra due donne. Una specie de Il vizietto, quarant’anni dopo, al femminile, con Buy e Ferilli. E’ stato allora che ho chiesto ad Ivan Cotroneo e Francesca Marciano di scrivere Io e lei”.
Maria Sole Tognazzi chiarisce subito che Io e lei con Il vizietto non c’entra nulla: “Non mi permetterei di affrontare con leggerezza il remake di un capolavoro. Il mio è solo un omaggio. Volevo fare una commedia sentimentale, raccontare una storia d’amore tra due donne dell’età delle mie splendide attrici, raccontare la normalità. Nel film – continua la regista – non c’è infatti un’idea di diversità o di trasgressione, quello che accade potrebbe accadere anche tra un uomo e una donna. Quando la gente capirà che una storia d’amore è solo una storia d’amore e nient’altro, forse anche la politica, può darsi che faccia qualche passo in avanti. Per questo la mia generazione, quella dei quarantenni, anche attraverso un semplice film, può fare qualcosa”.
Io e lei parla di Marina e Federica: la prima (Sabrina Ferilli) è omosessuale da tempo; mentre la seconda (Margherita Buy) che ha anche un ex marito e due figli, è alla sua prima esperienza. Ma quando il film inizia, la storia tra le due donne ha già alle spalle cinque anni. “Questo è un film sulla libertà di scelta delle donne come era anche Viaggio sola – dice ancora la regista – e poi mi piace fare film sulle donne appunto che non vedo mai al cinema. In Italia ci sono stati tanti ruoli di ragazze omosessuali ultimamente, ma sempre giovani e sempre marginali alla storia centrale del film”.
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