Benigni per Garrone: ‘Io Capitano’ è il grande cinema italiano

“Prima del tuo film non sapevo niente del dolore, delle speranze e dei sogni di questi ragazzi. Vediamo quelle immagini tutti i giorni e tu sei riuscito a farmi vedere un controcampo che non avevo mai visto. Io capitano è un film forte e fragile allo stesso tempo, un film epico… c’è anche John Ford!”.

Due volte Premio Oscar per La Vita è bella, Roberto Benigni si rivolge a Matteo Garrone scegliendo in esclusiva Variety, la più importante testata di spettacolo americana, per un imperdibile dialogo a tre in video, alla presenza del protagonista di Io capitano, Seydou Sarr, Premio Marcello Mastroianni per il Miglior Attore emergente alla Mostra Internazionale d’Arte cinematografica di Venezia.

Benigni, che nel Pinocchio di Garrone aveva interpretato Geppetto, si rivolge al giovanissimo attore dicendo “Tu sei un po’ Pinocchio nel film! Nei tuoi occhi c’è il mistero, la sofferenza, la speranza, l’avventura!”

In 13 minuti di conversazione in grande allegria, il regista e attore toscano non fa che lodare l’epopea dei due ragazzi senegalesi che vivono il dramma del viaggio attraverso gli orrori della Libia e il Mar Mediterraneo, come un ritorno alla grande tradizione del cinema italiano “che è sia italiana che internazionale”, citando sia Roberto Rossellini che Vittorio De Sica e il neorealismo tutto.

Io Capitano, già candidato ai prossimi Golden Globe, è appena entrato nella shortlist per il miglior film internazionale, con la cinquina delle nomination attesa il 23 gennaio prossimo e il 10 marzo la cerimonia di premiazione con le statuette più ambite dai cineasti di tutto il mondo.

“E un film potente, non solo per le immagini”, dice Benigni, “un film ‘prototipo’ e anche poetico, crudele e dolce nello stesso momento. Quando alla fine Seydou grida ‘Io Capitano!’, e si capisce cosa vuol dire il titolo, io sono svenuto dalla bellezza, dalla grandezza. Lo grida con tanta grandezza. È una tragedia, è un sogno”, dice Benigni.