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Bellocchio: comincio dall’ultima intervista di Buscetta
Il libro di Saverio Lodato, i testi di Biagi e Arlacchi, il film Giovanni Falcone, lo sceneggiato L’ultimo dei Corleonesi, questi i primi documenti da cui partire per il suo prossimo film sul pentito
TAORMINA. Marco Bellocchio nella master class tenuta al TaorminaFilmFest accenna al suo prossimo film su Tommaso Buscetta, annunciato nel corso del Festival di Cannes. Il regista riprende per questo boss della mafia, poi pentito, il tema del traditore, ma ancora una volta Bellocchio avverte che Buscetta considerava traditori dei principi della mafia Totò Riina e i Corleonesi, non lui, in nome di una visione cavalleresca della mafia.
Al momento Bellocchio è impegnato nella fase di studio del personaggio e di ricerca dei documenti. “Il primo approccio è piuttosto normale, dei giovani mi aiutano nella ricerca di testi in internet. E allora il libro di Saverio Lodato (“La mafia ha vinto”, ndr) che è stato l’ultimo giornalista a intervistare Buscetta prima della morte, e poi i testi di Enzo Biagi, Pino Arlacchi, e tanti altri libri che parlano di quel periodo di storia italiana. E ancora ci sono i film, non ho mai visto Giovanni Falcone di Giuseppe Ferrara, o lo sceneggiato su Riina (L’ultimo dei Corleonesi, ndr). Si trovano così delle situazioni attraenti sulle quali uno cerca di indagare più in profondità e tentando di mantenere, nei limite del possibile, una fedeltà storica ci si concede una libertà, perché laddove non arrivano i libri, i film, i giornali vi sono materiali che uno può animare”.
Taormina 2016
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