Si spengono le luci sulla storica Sala MIX 1 di via Urbana a Roma, e il mondo della cultura lancia un appello per salvarla. “La sala dove sono stati finalizzati più importanti film del cinema italiano e internazionale è destinata a diventare un parcheggio”, scrivono autori, produttori, registi, discografici ed esponenti della cultura. “Un importante pezzo di storia del cinema italiano rischia di scomparire. Entro pochi giorni – scrivono nell’appello – inizierà l’operazione di decommission delle attrezzature e tecnologie attualmente collocate all’interno della Technicolor già International Recording, proprietà della ENPAIA, dove per anni, in particolare nella storica Sala MIX 1, è stata data voce ai più importanti film della storia del cinema”. “È difficile per tutti noi accettare la parola ‘Fine’, accettare che la Sala MIX 1 di via Urbana diventi solo l’estensione dell’adiacente parcheggio, proprio la sala che per tecnologia e fedeltà dell’acustica rappresentava un riferimento in Italia e nel mondo. Luogo di manifestazioni e anteprime, luogo di emozioni. Oggi basta entrare per accorgersi che, pur se abbandonata e priva di illuminazione, ancora risuona di un’acustica straordinaria”.
“Le luci si stanno spegnendo definitivamente e quelle poltrone che sono state occupate dai più grandi maestri e che hanno accompagnato le aspettative di intere generazioni verranno accatastate in qualche magazzino, cancellando in un colpo memoria, esperienza e professionalità del cinema”. L’appello è firmato da Filippo Sugar, Luca Domenico Scordino, Federico Monti Arduini, Andrea Purgatori, Biagio Proietti, Gaetano Blandini, Riccardo Tozzi, Angelo Barbagallo, Nicola Borrelli, Nicola Giuliano, Francesca Cima, Pupi Avati, Marco Polillo, Carlo Fontana, Marco Follini, Carlo Degli Esposti, Tilde Corsi, Ferzan Ozpetek, Domenico Procacci, Nicola Lusuardi, Mariangela Barbanente, Toni Biocca, Michele Conforti, Lucio Gaudino e Giuseppe Laganà.
L’operazione ha consentito anche ai piccoli gestori di sale di beneficiare dell’iniziativa volta al potenziamento del settore cinematografico previsto dalla legge 220/2016
Per anni è stato un luogo di culto che, per la prima volta, offriva alla città del nord, un primo scorcio sulla settima arte. Oggi al suo posto sorge la biblioteca di Porta Venezia
L'annuncio sul sito: "speciali proiezioni a misura di neonato con luci soffuse, audio ridotto e pianto libero"
In un comunicato ufficiale, l’Associazione Nazionale Autori Cinematografici e il Premio Carlo Lizzani hanno considerato di “estrema gravità” la chiusura della storica sala cinematografica Odeon, avvenuta pochi giorni fa a Milano