L’ANEC, l’associazione degli Esercenti, che rappresenta oltre 2000 sale cinematografiche di ogni tipologia sull’intero territorio, lamenta la scarsa condivisione da parte delle associazioni di produttori e distributori e la scelta di promuovere un’estate di cinema senza un’offerta adeguata.
“La scorsa settimana la Presidenza ANEC ha reso noto, con lettera indirizzata ad Anica e trasmessa per conoscenza alla DG Cinema del MiBACT, che il Congresso nazionale riunitosi in data 13 marzo ha deliberato all’unanimità – si legge in un comunicato stampa – contro l’impostazione dei CinemaDays data dalla stessa Anica, in accordo con il MiBACT, dal momento che, a sole tre settimane dal primo periodo utile identificato (9-12 aprile), le modalità e il dettaglio promozionale dell’iniziativa (messaggio, contenuto dello spot e pianificazione) non erano ancora stati resi noti, nonostante i ripetuti solleciti di ANEC a ormai più di un mese dalla riunione del gruppo tecnico interassociativo. L’impressione ricavata, poi confermata dai fatti sentendo parlare i rappresentanti Anica di un comunicato stampa imminente, era quella di una volontaria esclusione dell’esercizio dal processo consultivo e decisionale. L’anomalia procedurale si è riverberata nella decisione del Congresso ANEC, con il rammarico per l’occasione mancata di rilancio dei CinemaDays, evento fortemente voluto da ANEC e ANEM nel 2015 e nel 2016, sulla scia di precedenti edizioni della “Festa del Cinema” e di analoghe iniziative promozionali realizzate in Francia e Spagna ormai da anni, con grande successo”.
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