È andato ad Amusia, opera prima di Marescotti Ruspoli con Carlotta Gamba (leggi la sua intervista qui), Giampiero De Concilio, Maurizio Lombardi e Fanny Ardant il premio del pubblico del 26° Tallinn Black Nights Film Festival. Amusia è prodotto da Umi Films in collaborazione con rai Cinema con il contributo del MIC e con il sostegno della Regione Emilia-Romagna, Emilia-Romagna Film Commission e della Regione Lazio e di Roma Lazio Film Commission.
L’amusia, dal greco “a-musia” ovvero “mancanza di armonia”, è una malattia cerebrale che impedisce a chi ne soffre di comprendere, eseguire e apprezzare la musica. Questa subisce una distorsione sonora, provocando un disturbo uditivo. Il film affronta la patologia in maniera sottile: attraverso una storia d’amore tra una ragazza che “scappa” dalla musica e un ragazzo che “sopravvive” grazie alla musica. Un’infanzia solitaria, trascorsa a difendersi dai pregiudizi altrui, spingerà la protagonista a fuggire e la porterà dentro il mondo periferico, dimenticato e vagamente onirico di un ragazzo che combatte la solitudine con la musica mentre cerca di non far marcire i sogni che ha nel cassetto. In un microcosmo provinciale e vagamente surreale, fatto di edifici metafisici, motel a ore e luci a neon, due opposti si incontrano e come spesso accade, si attraggono.
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